Blitz antimafia dei carabinieri in provincia di Trapani nell'ambito della caccia a Messina Denaro. All'alba i militari hanno dato esecuzione a 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti del capofamiglia mafiosa di Castellammare del Golfo Mariano Saracino, 69 anni, e di altri 4 affiliati, tra cui alcuni imprenditori. Tra gli altri coinvolti Vito Turriciano, 70 anni, Vito Badalucco, 59 anni, e Vincenzo Artale, 64 anni. L'accusa è di associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata, danneggiamento aggravato, fittizia intestazione aggravata, frode nelle pubbliche forniture e furto.

L'inchiesta, coordinata dalla Dda di Palermo guidata dal procuratore Francesco Lo Voi, è stata avviata nel 2013 e ha permesso di scoprire l'attuale organigramma mafioso della cupola di Castellammare, enclave storica delle cosche trapanesi.

L'attività investigativa è nata dopo una serie di attentati a imprenditori edili. I carabinieri hanno scoperto che i danneggiamenti erano da ricondursi al contesto mafioso legato alla famiglia di Castellammare del Golfo, al cui vertice c'è Saracino, già condannato per associazione mafiosa e da sempre legato alla storica "famiglia" alcamese dei Melodia. Dalle indagini è venuto fuori che un gruppo di persone imponeva la fornitura di calcestruzzo a diversi imprenditori impegnati in lavori privati o in opere pubbliche.

L'operazione rientra "nel quadro delle attività investigative finalizzate alla ricerca di Matteo Messina Denaro e al depotenziamento del sistema economico-imprenditoriale riconducibile a Cosa Nostra trapanese che vede a capo il latitante".

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