Dopo un'assenza durata oltre 150 anni, tona in Sicilia la coltivazione di tabacco e di conseguenza il sigaro siciliano. Su un vasto territorio a Cerda (8 ettari) alcuni imprenditori hanno avviato la coltivazione di tabaccoSei ettari sono stati dedicati alla coltivazione del tabacco chiamato Burley e due ettari invece sono stati dedicati al Kentucky.

Il Burley è usato nelle miscele di tipo americano. E' un tabacco molto diffuso che rappresenta il 10% della produzione mondiale. Il Kentucky invece è un tabacco scuro che viene essiccato e per questo assume un aroma denso e particolare. 

Negli ultimi anni, i tagli ai contributi statali avevano messo in ginocchio il settore. Ma in Sicilia, la terra ancora vergine dove tutto può accadere, alcuni investitori del nord hanno indagato per sfruttare i terreni ancora incolti. 

Francesco Marino della cooperativa La Campagnola, che si occupa della nuova produzione del tabacco siciliano, si dice soddisfatto. 

Quelli della Sicilia sono frutti di eccellenza. Il tabacco cresciuto sotto il sole dell'isola e in terreni vergini che da anni non vengono utilizzati per via dell' abbandono delle campagne è stato un successo.

Guarda le foto della coltivazione di tabacco a Cerda