Gelo di melone, la ricetta dell’estate. Quando arriva la bella stagione e le angurie diventano dolci e succose, è il momento ideale per concedersi questa delizia siciliana. Ma perché si chiama melone, se è fatto con l’anguria? E come si prepara? Beh, mettetevi comodi, perché oggi scopriremo tutto quello che c’è da sapere.
Guarnito con fiori di gelsomino e granella di pistacchio, diventa ancora più bello. Si mangia come dolce al cucchiaio, ma anche come delizioso ripieno di crostate e dolcetti (e anche croissant). Dentro c’è tutto il sapore dell’estate in Sicilia, delle calde giornate sotto il sole e delle giornate al mare.
Si chiama gelo di melone, ma si fa con l’anguria. In realtà, a voler essere proprio “pillicusi” cioè “molto, molto precisi”, si dovrebbe dire mellone (da muluni), perché è così che chiamiamo l’anguria in Sicilia. In qualunque modo vogliate chiamarlo, una cosa è certa: è delizioso. Simile ad una gelatina, è il dessert ideale da proporre a fine pasto, magari la sera. Va comunque benissimo in ogni momento della giornata, perché è molto rinfrescante.
Nelle città siciliane si trova facilmente al bar (naturalmente quando è stagione!): lo si vende in coppette o lo si gusta nelle crostate, nei pasticcini e nei cornetti. Si caratterizza per il profumo, perché i fiori di gelsomino sono uno degli ingredienti che si possono utilizzare. Naturalmente ognuno ha la propria ricetta e i propri segreti: sentitevi dunque liberi di modificare la nostra ricetta, seguendo il vostro gusto.
Ricordate, prima di mettervi ai fornelli per preparare il gelo di melone, che ha bisogno di riposare in frigo per diverse ore. Pensateci, dunque, per tempo, ricordando che poi dovrete aspettare un po’. Detto questo, dedichiamoci alla ricetta.
Ingredienti
Procedimento
Foto di Lupus Italicus – Own work CC BY-SA 3.0.