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Michael, a 30 anni, non voleva saperne di lasciare la casa dei genitori. La coppia le ha provate tutte: gli hanno inviato cinque lettere di sfratto e gli hanno offerto una somma di denaro per trovare un'altra abitazione, ma non c'è stato verso. Alla fine, esasperati, si sono rivolti al tribunale, che ha imposto a Michael di andare via dalla dimora.

I genitori, Christina e Mark Rotondo, hanno inviato la prima lettera di sfratto al figlio a febbraio: sono arrivati alla drastica decisione per i continui litigi di Michael con la madre, per la sua scarsa collaborazione in casa e per la sua poca voglia di cercarsi un lavoro. Il caso è finito davanti al giudice della Corte Suprema dello Stato di New York Donald Greenwood, che ha dato loro ragione.

Di fronte alla sentenza in tribunale, il 30enne ha obiettato di non aver mai pensato di dover contribuire alle spese domestiche e ha chiesto di archiviare il caso per non aver avuto sei mesi di preavviso prima dello sfratto, come prescritto dalla legge. Il giudice non ha accolto la sua richiesta, sostenendo che il tempo a sua disposizione fosse stato sufficiente.