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Un Natale nel segno della tutela dell’ambiente. Ai Giardini del Massimo, il ristorante del Teatro Massimo di Palermo, gli alberi per celebrare le festività natalizie sono quelli distrutti dal rogo di Portella della Paglia, il bosco sopra Monreale divorato dalle fiamme l’anno scorso. Quegli alberi anneriti dal fumo sono stati donati al Consorzio “I Giardini del Massimo” dal Corpo Forestale della Regione Siciliana.

Gli alberi bruciati diventano Alberi di Natale

Alla cerimonia di presentazione ha partecipato anche una delegazione del Corpo Forestale della Regione Siciliana. Per Giovanni Salerno, comandante del Corpo Forestale, si tratta di “un’iniziativa lodevole e tra l’altro molto singolare”. “Per la prima volta – continua Salerno -un’azienda ci chiede di partecipare ad un evento attraverso la fornitura di alberi bruciati. Per noi questa è una testimonianza di attenzione per le politiche di tutela dell’ambiente”.

Salerno, serve attenzione alle politiche per l’ambiente

Mostrare gli alberi bruciati – per il comandante del Corpo Forestale della Regione siciliana – ha un alto valore educativo: “quando scoppia un incendio il territorio subisce una gravissima trasformazione – spiega il dirigente –  viene meno la conservazione e la tutela. Questa manifestazione è un simbolo ed è una testimonianza per spiegare a tutti il valore della tutela degli alberi”.

L’evento ai Giardini del Massimo è stato per Salerno l’occasione di un  bilancio sulle attività del Corpo Forestale nel 2022: “Nonostante sia stato un anno caratterizzato da un clima torrido il bilancio del 2022 è tutto sommato positivo, perchè i danni sono stati contenuti rispetto al passato. La superfice bruciata dal fuoco è stata quantificata in ettari molto inferiori rispetto all’anno precedente”.

Il Corpo Forestale si rafforza

Il Corpo Forestale nel 2022 ha compiuto il cinquantesimo anniversario della sua attività. Si guarda al futuro con minore preoccupazione.  Per fare fronte alla carenza di personale verrà rimodulata la pianta organica, prevedendo lo sblocco del turn over, facendo ricorso a mobilità e concorsi. Obiettivo è raggiungere nel prossimo triennio una dotazione organica che sia in grado di coprire tutti i distaccamenti del territorio siciliano.