Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Gli stipendi italiani sono i peggiori d'Europa. Un dato che inchioda il Bel Paese alle sue responsabilità. Secondo un'indagine di Willis Towers Watson, a livello europeo l'Italia è nelle ultime posizioni della classifica media delle retribuzioni: specialmente sui salari d'ingresso, che viaggiano a una media di 27 mila euro annui.

La ricerca confronta 15 economie europee, e contiene rilevazioni di mercato su retribuzione e benefit relativi a 50 posizioni organizzative in 60 paesi. Sui salari ai neolaureati l'Italia è ultima, come nel 2014: peraltro il divario sulla Spagna penultima aumenta del 12%, e le posizioni intermedie come l'Olanda sono a -47%. Migliora invece di una posizione il dato italiano sulle retribuzioni dei manager intermedi, passati dall'11° al 12° posto con una media che sfiora i 71.000 euro, e superiore rispetto a Francia, Svezia, Finlandia e Spagna.

Il Regno Unito è il paese che ha registrato il progresso migliore, piazzandosi al 4° posto per quanto riguarda i middle management e al 12° per i livelli di ingresso. Nel 2014 era rispettivamente al 7° e al 13° posto. Manco a dirlo, la Svizzera si conferma in cima alla classifica, con retribuzione media di 83.600 euro per i neofiti e di 144.400 euro per i quadri. Tra i primi posti, in entrambe le classifiche, figurano anche i tre paesi scandinavi, oltre alla Germania, che sale di un posto al 4° sui salari iniziali (47 mila euro) e si attesta al 3° per quelli intermedi (90 mila euro).

L'indagine, che considera il peso fiscale e il costo della vita, fornisce anche previsioni sul potere d'acquisto dei lavoratori in ogni paese preso in esame: in questo caso, per esempio, i salari dei giovani britannici diventano più competitivi, grazie soprattutto a un carico fiscale inferiore. Ma anche in questo calcolo gli impiegati svizzeri si attestano in cima alla classifica in seno a tutti gli inquadramenti, con salari più alti del 20% rispetto ai secondi. E anche considerando tasse e costo della vita gli svizzeri beneficiano del più alto potere d'acquisto d'Europa.