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È lunga ma molto interessante l'intervista che Barbara D'Urso ha concesso al "Corriere della Sera". La regina della tv ha appena compiuto 60 anni. "È una cosa stranissima, non riesco proprio a pronunciarlo questo numero, non ci riesco. A me questo compleanno fa impressionissima, altroché. Ma non solo per me. Se un amico mi dicesse che mi vuole presentare qualcuno, chessò uno fico, che ha 60 anni, io direi: coooome?? 60 anni?! Ma siamo matti?. Davvero la cifra tonda non mi corrisponde, non corrisponde alla mia testa, che devo fare? Mi dico va bene, ho 60 anni, voglio ancora fare tante cose, un miliardo di cose, ma se mi guardo dietro ne ho già fatte moltissime. Quindi perché la mia mente non se ne rende conto? Perché non realizza che sono arrivata a quel numero là?".

Però ha deciso di celebrarlo. "È vero, ho fatto questa scelta: avrei potuto o ignorare questo compleanno, idea che ho avuto. Mi sono detta: non ne parlo, non faccio feste, faccio finta non esista o festeggiare. Mi sono detta: ma vai a quel paese, faccio un super festone anni Sessanta, niente fotografi e telecamere, ma voglio tutto il mio mondo, l’alto e il basso, come sono io nella vita. Posso frequentare il presidente del Consiglio e contemporaneamente il mio meccanico. Io sono davvero questa, sono fatta così. Per esempio più tardi andrò a un compleanno dove ci sarà moltissima gente che fa spettacolo e politica ma domani ho appuntamento a pranzo con un mio amico e sua moglie e lui fa, appunto, il meccanico. Così sono io, così è la mia vita, così sono anche le mie trasmissioni". Quello che conta "è l’energia delle persone. Posso riceverla da personaggi famosi come dalla salumiera o dalla naturopata: non mi cambia niente. Così come posso essere una sera vestita di paillette e tacco 12 e quella dopo ritrovarmi in balera, dove con 20 euro mangi e balli. Sto bene sia lì che là".

Una filosofia di vita che vale per tutto, relazioni comprese. "Però il mio concetto dell’amore ha a che fare sempre con la progettualità. Devo averlo nel Dna. Non ho idea di come fosse mia madre, è morta molto giovane, ma credo che anche lei in questo fosse rigorosa. Credo mi abbia inculcato questa rigidità. Ancora adesso, alla mia età, non riesco ad aprirmi con una persona e poi dire: ci faccio solo sesso per una volta. No, mi scatta la parte romantica: un minimo di storia ci deve essere. Non posso pensare che mi piace uno che dopo avermi corteggiata per tre giorni poi non sento più. Fare solo sesso con qualcuno proprio no. Non avrei nessun problema se dovesse arrivare una storia con un uomo che ha anche 25 anni meno di me, ma non potrei mai concepire il 'trombamico'. Ogni volta che ho amato ho pensato fosse per tutta la vita. Ho fatto con un uomo due figli e pensavo sarebbe stato per la vita. Ed ero convinta sarebbe stato così anche quando mi sono sposata… poi capisci che non è possibile. E adesso non lo penso più. Ma solo una notte di sesso, no".

Ma è semplice essere il compagno di vita di una persona come lei? "Tenermi al guinzaglio non è semplice, no. Sono un puledro: questa è la mia vera definizione. Sono esattamente così. Quando ero bambina avevamo i cavalli. I puledri scalciano se ti avvicini, ma se lo fai nel modo giusto, se riesci a fargli una carezza, abbassano la testa e ti fanno salire in groppa. Se lo fai nel modo sbagliato scalciano e scappano". Ha mai pensato che anche il puledro è una figura di gioventù? "Ecco visto? Non me ne rendo conto, questa cosa dell’età non riesce a entrarmi in testa". Eppure di responsabilità ne ha parecchie. "Certo. Penso anche alle persone che lavorano con me. Ma cerco di affrontare sempre tutto con il sorriso. Mi piace divertirmi, ho una comitiva e in chat ci scriviamo spesso: che si fa? Pizza? Cinema? Sono i miei amici. La maggior parte omosessuali. Non è un caso, ci piacciamo. Sono una donna eterosessuale, mi piacciono gli uomini, ma la mia testa è da omosessuale: non a caso da 9 anni lotto per loro, per i loro diritti".

"Guardo poco la tv, anche perché standoci tutto quel tempo, quando esco faccio altro. Ma ci sono cose che guardo e leggo… e mi dico: tu pensa se lo avessi fatto io, pensa cosa sarebbe successo. Esempi? Uno piccolo: la prima volta che intervistai Renzi venne giù il mondo. L’accusa? Non ero una giornalista. Poi lo ha fatto Pippo Baudo, che è un grandissimo, ma non un giornalista. Lì nessuno ha detto niente. Sono in video tutti i giorni: mi prendo l’amore del pubblico, che è tanto, e non penso a quelli che vivono per odiarmi, peggio per loro. La felicità è fatta di momenti. Come si fa a essere felici quando nel mondo succedono cose tanto orribili? Ho tanti attimi di felicità". Se potesse tornare indietro non cambierebbe "proprio niente. Forse, l’unica cosa, avrei voluto aver meno bisogno di lavorare quando erano piccoli i miei figli, così da dedicargli più tempo. Poi mi dico che proprio grazie a quell’impegno è partito tutto, quindi va bene così". Glielo hanno mai rinfacciato? "Mai, sono molto discreti. Ci amiamo molto e penso siano contenti dell’educazione che gli ho dato".