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I tre ragazzi de Il Volo sono stati protagonisti ieri sera su Canale 5, con la riproposizione in versione 2.0 del concerto alle Terme di Caracalla con i mitici Luciano Pavarotti, Placido Domingo e Josè Carreras. La loro esibizione è stata massacrata dalle critiche. Ma una in particolare, quella de “Il Fatto Quotidiano“, è pesantissima. Nel pezzo si legge:

Magari all’estero questo show potrà anche fare un bell’effetto, ma a vedere da qui lo spettacolo che ha trasmesso Canale 5, dal titolo Una notte magica, viene davvero una malinconia cosmica addosso. Perché quel che i Tre Tenorini hanno dichiarato, mettendo clamorosamente le mani avanti nel presentare il doppio cd che porta lo stesso titolo dello show televisivo, è proprio vero: la lirica e certi standard classici non sono esattamente la loro cosa. I tre ragazzini ci hanno tenuto a dire che nell’affrontare il repertorio che fu dei Tre Tenori hanno potuto rendere solo un quindici, venti per cento, e in effetti così è.

Ora, ci viene da chiederci, perché dovremmo comprare un cd, o vedere uno spettacolo se già chi l’ha fatto ammette di essere stato scarso? Lo abbiamo comunque fatto, per quella forma di fascinazione per il brutto che ci spinge a guardare certe cicatrici o che causa le file in autostrada quando la gente rallenta per vedere gli incidenti, ma è stato davvero un brutto spettacolo. Perché i Tre Tenorini non sono i Tre Tenori: cantano decisamente peggio, senza essere in grado di trasmettere uno straccio di emozione, e, per contro, senza avere la stessa tecnica vocale delle matrici.

Poi la chiosa, se vogliamo ancora più caustica: “Resta la speranza che, almeno all’estero, abbocchino a quella che potremmo definire The Great Lyric Swindle, la Grande Truffa della Lirica. Sì, la speranza è che Il Volo parta per una lunghissima tournée mondiale, così almeno per un po’ ce li siamo tolti dalle palle“.