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La Regione Siciliana ha acquistato 21 nuovi mezzi da Trenitalia, con un’opzione su altri 17. Si tratta di treni di ultima generazione. L’operazione, a regime, avrà un costo complessivo di oltre 260 milioni. L’accordo tra l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Falcone, e il direttore generale di Trenitalia, Maria Giaconia, è avvenuto a Roma.

Treni di ultima generazione per la Sicilia

«La destinazione dei nuovi convogli – rivela Falcone – sarà ovviamente legata alle tratte più lunghe: la Palermo-Catania, la Messina-Palermo e la Messina-Siracusa, ma del rinnovamento del parco treni beneficeranno, a cascata, quasi tutto il sistema ferroviario siciliano». Queste le scadenze concordate con i vertici di Trenitalia: «I primi quattro convogli saranno in esercizio nel 2019, ritengo entro il mese di settembre. Un secondo stock di altri sette entro il 31 dicembre del 2020, gli ultimi dieci nel 2021».

I 38 treni sono ad alimentazione elettrica. «Una scelta che, su mandato del presidente Musumeci, coniuga il potenziamento di velocità, potenza e qualità del servizio con un minore impatto ambientale», dice l’assessore ai Trasporti.

I treni, chiamati Pop sono “convogli Emu a media capacità per il trasporto regionale di tipo bidirezionale, a trazione elettrica, composizione bloccata e potenza distribuita, da utilizzarsi per servizio di trasporto passeggeri su linee 3kVcc dell’infrastruttura” (spiega La Sicilia). Non saranno attivi sin da subito. Come spiegato da Trenitalia, entro settembre 2019 saranno in esercizio solo 4 dei treni in arrivo; 7 entro il 2020 e gli ultimi 10 entro il 2021.

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