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Incendio nella Riserva dello Zingaro: il confronto tra prima e dopo spezza il cuore

Fine settimana di roghi in Sicilia: incendio nella Riserva dello Zingaro e fiamme nei boschi di Altofonte. Il fuoco ha devastato la zona di Altofonte, nel Palermitano, ma anche un’area di San Vito Lo Capo (Trapani) e la Riserva dello Zingaro. È stato necessario evacuare una struttura turistica e alcune abitazioni. I canadair e i vigili del fuoco hanno lavorato incessantemente per domare le fiamme che hanno distrutto un vero e proprio patrimonio naturalistico. Nel Trapanese le fiamme sono partite da Macari e hanno superato la montagna, raggiungendo la Tonnara di San Vito lo Capo, sulla Costa. Si sono estese alla Riserva dello Zingaro, che già nel 2012 era stata distrutta dalle fiamme. A causa dell’incendio, la riserva rimarrà chiusa da oggi, 31 agosto, fino a nuove disposizioni.

Queste le parole del sindaco di Castellammare del Golfo, Nicola Rizzo: «Zone di grande pregio devastate dai roghi, chiaramente ad opera di criminali in considerazione dell’accensione in più punti, e che sono ancora in corso: partiti dalla zona Lisciandrini, poi a Grotticelli, fino alla nostra preziosa riserva naturale dello Zingaro. Esprimo ferma condanna per queste continue stragi ed auspico che i criminali che compiono tali vili gesti possano essere individuati e condannati e che si possa avere ragione delle fiamme a breve, così da porre fine a questo inferno di violenza».

L’incendio nella Riserva dello Zingaro ha danneggiato uno dei luoghi naturalistici più frequentati e amati della Sicilia. È stata la prima riserva naturale istituita nell’isola, quarant’anni fa. Le fiamme hanno raggiunto anche il Centro visitatori. Ogni anno, soprattutto nella stagione estiva, tantissimi visitatori decidono di visitare la preziosa area, che offre un mix di flora e mare da favola. Le diverse calette sono meta di turisti e abitanti dell’isola e rappresentano veri angoli di paradiso.

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Foto: Federica Raccuglia/Associazione Bosco Angimbè

Redazione