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Nuovo episodio di violenza in un ospedale catanese. Una dottoressa in servizio al pronto soccorso dell'ospedale Vittorio Emanuele ha denunciato i fatti ai carabinieri: sarebbe stata minacciata dal parente di un giovane subito dopo averlo dimesso, e le sarebbe stato urlato contro "Io la sua faccia non me la dimentico...". Il tutto, stando al suo racconto, davanti a un agente di polizia che "sarebbe rimasto seduto su uno sgabello". Nell'esposto, la dottoressa spiega che non adirà le vie legali e che non vuole che l'uomo venga perseguito, ma di aver soltanto fatto "una segnalazione". 

A spiegare la vicenda è La Sicilia. Ecco cosa si legge:

La denuncia, assieme a una lettera di accompagnamento, è stata inviata dal legale della donna, l’avvocato Goffredo D’Antona, al Questore di Catania. «Tutto sarebbe avvenuto davanti a un operatore di polizia – scrive il penalista – il quale non interveniva, non procedeva nemmeno all’identificazione dell’autore della gravissima condotta intimidatoria, anzi sembrerebbe che per tutta la durata dell’aggressione rimaneva seduto su uno sgabello limitandosi ad affermare, dopo, che avrebbe potuto sporgere formale querela».

«Desta in me, come cittadino e anche come operatore del diritto, preoccupazione – osserva l’avvocato D’Antona – nel verificare comportamenti passivi, per dire omissivi, di chi ha il dovere di tutelare la collettività. Converrà che quanto accaduto è gravissimo perché un medico non ha potuto proseguire tranquillamente il proprio lavoro». Il penalista conclude «certo di un interessamento» del Questore, che ha disposto accertamenti