È stata confermata dalla corte di Cassazione l'adottabilità della bimba nata da una coppia di anziani di Casale Monferrato. I due sono stati ritenuti incapaci "di comprendere quali siano i bisogni emotivo affettivi e pratici" della bimba, e il padre è risultato "totalmente dipendente" dai desideri della moglie "chiusa in un processo narcisistico".
La Cassazione ha sottolineato come padre e madre, pur non presentando "caratteristiche di emarginazione sociale, culturale ed economica" e pur avendo collaborato con le "indicazioni" dei servizi sociali, hanno portato a "valutazioni tecniche", emerse nei giudizi di merito, "univocamente negative in ordine all'idoneità genitoriale".
La valutazione e la decisione finale di dichiarare l'adottabilità della bimba, inoltre, non sono derivate "esclusivamente" dall'episodio di abbandono in auto della piccola per qualche minuto, né solo sull'età di padre e madre, perché le indagini svolte si sono arricchite di "numerosi ulteriori elementi". La "complessiva valorizzazione e valutazione" di tutti gli elementi raccolti nei processi di merito costituisce un nucleo "incensurabile".
