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Lucia Borsellino, ex assessore regionale alla Sanità, ha da poco rassegnato le sue dimissioni. È il terzo componente della squadra di Rosario Crocetta a salutare in pochi giorni. Una situazione politica grave che non sembra tangere il governatore. Lucia Borsellino, però, si è tolta qualche sassolino dalla scarpa. E ne ha per tutti. Le sue sono parole di fuoco:

Questa è stata la mia prima esperienza politica e sarà anche l’ultima. In questi anni ho sentito spesso il peso del nome che porto. Sono stata attaccata e tirata per la giacca in ragione del fatto che mi chiamo Borsellino. Ma la mia famiglia è composta da persone umili, che non hanno mai inteso sfruttare questo nome.

Oggi torno a essere la figlia di Paolo. E, in nome dei suoi semplici insegnamenti, chiedo a tutti di non invitarmi, il 19 luglio, alla commemorazione di via D’Amelio. Non capisco l’antimafia come categoria, come sovrastruttura sociale. Sembra quasi un modo per cristallizzare la funzione di alcune persone, magari per costruire carriere. La legalità, per me, non è facciata, è una precondizione di qualsiasi attività.