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  • Lady Gaga è protagonista del film House of Gucci, in uscita al cinema dal 16 dicembre.
  • Ai giornalisti la cantante e attrice ha parlato delle sue origini siciliane.
  • “Mio nonno sarebbe orgoglioso di me”.

Una ‘lettera d’amore per l’Italia‘ che la riporta indietro nel tempo alle sue origini siciliane di cui si dice orgogliosissima. Per Lady Gaga, all’anagrafe Stefani Joanne Angelina Germanotta, è questo che rappresenta il film House of Gucci di Ridley Scott – dal 16 dicembre al cinema – in cui veste i panni della protagonista, interpretando Patrizia Reggiani, ex moglie di Maurizio Gucci, condannata come mandante del suo omicidio.

“House of Gucci è stato un viaggio straordinario”, ha detto l’artista durante un incontro riservato con la stampa, “un messaggio di profondo rispetto per la vostra cultura. Il mio sogno è imparare perfettamente l’italiano e recitare in una produzione italiana, sarebbe molto bello”.

È una forte emozione essere in Italia – ha detto Lady Gaga, 35 anni -. Mi sembra di essere sul punto di mettermi a piangere vedendo tutti qui”. Infatti, a un certo punto la commozione è tale che le brillano gli occhi e deve recuperare un fazzoletto. Accade quando nomina la sua famiglia: “Quando parlo di questo film con loro, mio padre continua a piangere. E non posso non pensare alle lacrime nei suoi occhi. Essere riconosciuta per qualcosa che è cosi’ profondo…”. “È stato meraviglioso fare un’esperienza delle origini della mia famiglia – aggiunge – . Grazie all’Italia per averci abbracciato e consentito di raccontare questa storia”.

Mio padre viene dalla Sicilia, per me era importante avere approccio giornalistico e indagare su chi erano i Gucci, non conoscevo la storia di Guccio, delle radici dell’azienda costruita con il duro lavoro in Toscana. Mi ricorda in qualche modo la mia famiglia, certo noi non abbiamo costruito un impero, ma mio padre era un calzolaio. Il motivo per cui mi sento onorata è perché penso a mio nonno Giuseppe Germanotta, che non è più tra noi, ma mi sta guardando ed è fiero di me“.