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L'autoerotismo in pubblico non è più un reato, per effetto della depenalizzazione attuata dal d.lgs n.8 del 2015: la Corte di Cassazione ha preso atto di quanto previsto dalla riforma e ha annullato senza rinvio "perché il fatto non è previsto dalla legge come reato" la condanna inflitta dalla Corte di Appello di Catania a carico di un uomo di 69 anni, rinviato a giudizio perché si masturbava di fronti alle studentesse della cittadella universitaria. All'uomo sarà inflitta solo una multa amministrativa di entità compresa tra 5.000 e i 30.000 euro. In primo e in secondo grado, l'uomo era stato condannato a tre mesi di reclusione, convertiti in una multa di 3.420 euro. Ora gli effetti penali scompaiono.