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Nell’antica tradizione siciliana avevano grande importanza i soprannomi ,”li ngiurii”, come venivano chiamati in siciliano.
 
 La loro origine si perde nella notte dei tempi, essi derivavano spesso dal luogo di provenienza di una persona (Marinisi = di Porto Empedocle,Romanina = di Roma , etc) o dal suo lavoro ( Annaca li Rocchi ( dondola le pietre) = muratore, Avvucaticchiu = Avvocato da quattro soldi, ,Babbaluciaru = venditore di lumache,   Ciuraru o sciuraru = fioraio ,Gnuri = cocchiere), o da una sua caratteristica fisica o da un suo atteggiamento (Babbu funnutu = completamente scemo,  Biunnu = biondo, Cilliuni  = tontolone, stupidotto Fungia = muso, broncio,Ghimmirutu = gobbo), o dal nome di animali (Aceddru = uccello, Canazzu = cagnaccio, Crastu = castrato, Giuraneddra = ranocchia)
 
. Ma spesso si trattava di parole o espressioni difficilmente riconducibili a qualcosa di concreto, talvolta addirittura prive di significato ,almeno per quelli della nostra epoca( Scatafà, Zazà ,Creepisi, Cucù, Fuddruni, GhilliGhilli ) e chi più ne ha più ne metta.
 
Comunque sta di fatto che queste “ngiurii” debitamente declinate al maschile  al femminile e al plurale e spesso precedute dagli articoli “lu o u” per il maschile , “la o a” per il femminile e “li” per il plurale, automaticamente venivano estese a tutta la famiglia e tramandate, da padre in figlio senza discriminazione tra maschi e femmine  anzi, se la ngiuria materna era più conosciuta o se il padre ne era sprovvisto, era proprio quella a rimanere e perpetuarsi in tutta la discendenza futura, come in una sorta di matriarcato. 
Specie nei piccoli centri, anche ai nostri giorni, spesso, le “ngiurii”  continuano ad essere più conosciute dei veri cognomi , ma generalmente si cerca di non usarle mai in presenza dei diretti interessati. Qualche volta capita che una persona, spesso un estraneo, utilizzi la “ngiuria" al posto del cognome direttamente con l’interessato, allora segue un silenzio imbarazzante che qualcuno dei presenti cerca di rompere con goffe spiegazioni, e non è raro che ne nascano vere e proprie “sciarre” (liti) e offese.
 
Oggi alcune vecchie “ngiurii”, italianizzate, sono diventate dei  secondi cognomi, ufficialmente registrati all’anagrafe, che servono a distinguere I vari rami di un’antica famiglia , altre sono diventate cognomi esse stesse.
Si è spesso portati a considerare le ”ngiurii" come una cosa che si riferisca  solo al passato, un’antica usanza : nulla di più sbagliato!  
La fabbrica delle “ngiurii" è sempre attiva e fiorente nella nostra bella isola! 
Altrimenti come si spiegherebbero soprannomi quali: Celentano o Cita o Maradona?