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Con l'arrivo dell'autunno, arrivano anche i malanni di stagione: pare che l'influenza 2017 sarà più pesante del previsto. Il nuovo virus influenzale del ceppo A/H3 minaccia di mettere a letto 6 milioni di italiani. I sintomi sono quelli noti: dopo un periodo di incubazione che può durare da uno a quattro giorni, si possono manifestare febbre, brividi, tosse, mal di gola, naso chiuso o che cola, mal di testa, dolori muscolari e dolori di ossa, riduzione dell'appetito e stanchezza.

«L'arrivo in anticipo del virus e alcune sue mutazioni – spiega Silvestro Scotti, vice segretario nazionale vicario della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (Fimmg) – minacciano una sua più vasta diffusione anche nella fascia di età di 50-60 anni. Per questo è più che mai consigliato vaccinarsi tra fine ottobre e primi di novembre».

A spiegare perché si prevede un'influenza più pesante rispetto agli altri anni è Tommasa Maio, segretario nazionale Fimmg Continuità assistenziale: «Il primo è il largo anticipo con il quale quest’anno, già a fine agosto, è stato isolato il virus in un bambino nato in Marocco e proveniente dalla Libia. Fatto questo che ne prefigura una più ampia diffusione, soprattutto tra le persone non ancora vaccinate". Secondo, "I virus A/Hong Kong (H3N2) e B/Brisbane, isolati dall’Istituto superiore di sanità, contengono piccole mutazioni che predispongono a una maggiore circolazione dell’influenza. Questo perché né i bambini, né le persone a rischio che solitamente si vaccinano possiedono gli anticorpi che fungono da barriera alla malattia».