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Chi è Maria Concetta Riina, figlia di Totò Riina e Ninetta Bagarella. Biografia: quando è nata, quanti anni ha. Chi sono i suoi fratelli. L’intervista a Le Iene e le dichiarazioni relative al padre e alla sua famiglia.

Maria Concetta Riina

Maria Concetta Riina è la maggiore dei figli e delle figlie di Totò Riina e Ninetta Bagarella. Nasce il 19 dicembre del 1974, quindi ha 48 anni. Ha due fratelli minori – Giovanni Francesco Riina, nato il 21 febbraio del 1976, e Giuseppe Salvatore Riina, nato il 3 maggio del 1977 – e una sorella minore, Lucia Riina, nata l’11 aprile del 1980.

In diverse occasioni è stata intervistata da stampa e programmi televisivi. In particolare, è molto celebre un servizio andato in onda a Le Iene nel 2017, in cui racconta alcuni dettagli della vita insieme al padre, Totò Riina.

Usciva normalmente, senza trucchi, senza maschere“, racconta Maria Concetta Riina in tv, alla “Iena” Giulio Goria. “Quando c’era bisogno uscivamo, per andare a fare la spesa, in farmacia”. Nel corso dell’intervista, rivela anche che il padre andava in giro per Palermo: “Sì, anche. Quando c’era bisogno uscivamo, per andare a fare la spesa, in farmacia“.

La latitanza di Totò Riina

“Io, mio padre, mia madre e i miei fratelli siamo stati sempre insieme durante la latitanza. Non andavamo a scuola, era mia madre a farci da insegnante perché giravamo sempre, di continuo, non ci fermavamo mai. Lui diceva che per il lavoro dovevamo andarcene in un altro posto. Non lo capivamo, magari eravamo pure piccoli”.

Quindi aggiunge: “Non avevamo questa percezione di una cosa brutta, negativa, tipo che fossimo braccati. Non ci diceva ”dobbiamo scappare” di notte oppure ”dobbiamo allontanarci perché siamo seguiti o siamo braccati”. No, lui ci diceva con calma ”dobbiamo andarcene”. E così facevamo le valigie e ce ne andavamo”.

Non mancavano le vacanze, racconta ancora a Giulio Goria Maria Concetta Riina: “Sì, andavamo al mare. Stavamo una, due settimane”. E, per quanto riguarda i posti di blocco, dice: “La verità? Neanche uno, mai… Li abbiamo visti però non ci fermavano. Nella vita siamo stati magari fortunati per 20 anni. Giravamo e non ci fermava mai nessuno”.

Nel corso del servizio, c’è anche stato spazio per parlare della Strage di Capaci, in cui hanno perso la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro: “Quando ci fu la strage di Capaci l’abbiamo saputo dal tg. Eravamo tutti sul divano. Mio padre era normale, non era né preoccupato né felice. E non è vero, come hanno detto, che ha brindato con lo champagne“.

In ultimo, Maria Concetta Riina racconta il suo rapporto con il padre Totò Riina: “Io – chiarisce – non posso prendere le distanze da mio padre, perché mio padre ai miei occhi era un’altra persona, non è il mostro che vedete voi, che vede l’Italia intera. È stato un buon padre. E poi penso che ci sono delle cose che in cuor mio non sono state commesse”.

“Non lo so se era uno stinco di santo, non lo devo giudicare io, sarà il Signore a giudicarlo. L’ha già giudicato del resto, è morto il 17 novembre. Se non era uno stinco di santo sarà all’inferno, se lo era starà in paradiso. Non lo so dove sarà. Per me è stato un buon padre. Io – sottolinea ancora – ho le mie buone ragioni per pensare che mio padre in certe cose non c’entra. Non ha potuto fare – rimarca – tutto quello da solo”.

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