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La procura di Roma ha aperto un fascicolo sulla morte di Mariam Moustafa, deceduta dopo tre settimane di coma a Nottingham, in Inghilterra. La giovane, che aveva 18 anni, è stata aggredita alla fermata dell'autobus da un gruppo di coetanee: l'hanno trascinata per terra per oltre venti metri, poi hanno continuato a picchiarla anche quando è salita sull'autobus del disperato tentativo di fuggire. 

Il branco l'ha picchiata fino a quanto non è intervenuto l'autista del mezzo, che le ha bloccate, ma lei aveva già perso i sensi. È stata portata in ospedale e dimessa poche ore dopo, ma il giorno seguente è stata ricoverata d'urgenza. La giovane si era trasferita da Ostia in Inghilterra, per compiere gli studi.

La famiglia ha accusato la polizia di non aver agito per tempo, dopo che la ragazza era già stata aggredita una volta. "Alcune di quelle ragazze ad agosto avevano rotto la gamba di Mariam e riempito di pugni la sorella più piccola, Mallak, di 15 anni". A parlare è Nasreen, la madre di Mariam. A raccogliere le sue dichiarazioni è Pablo Trincia de Le Iene. "Una sera di una settimana fa hanno anche tirato delle uova contro la nostra porta di casa" ha raccontato la donna.