I cadaveri della 40enne Maria Teresa Meo e del marito di 45, Giulio Carafa, sono stati trovati ieri pomeriggio nel loro appartamento a Cassina de' Pecchi, comune a est di Milano. Secondo una prima ricostruzione, si tratterebbe di un omicidio-suicidio. Il "Corriere della Sera" ripercorrere tutti i dettagli di una storia scioccante.
L'uomo aveva grossi problemi economici e soffriva di depressione. È stata la figlia di 14 anni, rientrando da scuola, a trovare i corpi dei genitori in una pozza di sangue. Le indagini dei carabinieri hanno rivelato che la donna ha lottato contro il marito. Sul Corriere si legge:
Sulle braccia ci sono i segni di coltellate da difesa. Quelle mortali sono invece al fianco. Una sola al petto, con lo stesso coltello preso dalla cucina, ha ucciso Giulio Carafa. Per il pm di Milano Antonio Cristillo si è trattato di omicidio-suicidio. La conferma definitiva arriverà dall'autopsia, ma nella casa non ci sono tracce di estranei. Quel che resta da capire è invece il perché di questa ennesima tragedia. I colleghi del reparto confezione sughi della Star raccontano di un «turbine di depressione». «Dopo la lite lo avevo cercato, era tranquillo ma aveva paura di perdere il posto. Non c'era un pericolo reale. Da anni siamo tutti a rischio per 1.400 euro al mese».
Una vicina di casa parla di un uomo dai modi educati, gentili, ma schivo: «Aveva la testa piena di nemici, non sopportava più niente. Teresa però non aveva paura, ce lo avrebbe detto». Carafa era già stato in cura anni fa, ma mai c'erano stati casi di violenza in famiglia. Il medico di Melzo gli aveva prescritto solo del Valium. Ieri mattina la decisione di tornare a casa e rimandare la visita, ma già quattro giorni fa la moglie aveva chiesto aiuto al 118 perché «era svenuto» in casa. Marito e moglie, originari del Tarantino, avevano comprato l'appartamento al terzo piano sei anni fa. «Teresa era una donna solare, sempre sorridente, viveva per le bambine». Ora il pensiero è proprio per le figlie di 14 e 8 anni (quest'ultima era con la zia): «Pensiamo a loro, dobbiamo aiutarle in ogni modo».