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Matteo Messina Denaro, catturato il 16 gennaio scorso, è stato intercettato mentre imprecava contro le celebrazioni in ricordo del giudice Giovanni Falcone, ucciso insieme alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta il 23 maggio 1992 a Capaci.

Il boss, lamentandosi del traffico, in una chat con alcune pazienti conosciute durante la terapia oncologica, ha detto: “E io qua sono bloccato con le quattro gomme a terra, cioè a terra nel senso non di bucate. Sull’asfalto. E non si muove per le commemorazioni di sta minchia”, imprecando (“Porco mondo”) e aggiungendo: “Qua mi sono rotto i coglioni di brutto”.

Queste parole sono state anticipate al Corriere della Sera da Non è l’Arena, la trasmissione di Massimo Giletti che stasera, su La7, trasmetterà altre chat vocali inviate da Matteo Messina Denaro a due amiche, a cui non avrebbe rivelato la sua vera identità.

“Mi sento abbandonato. Come un randagino con una gamba spezzata in mezzo a una pozzanghera durante questa notte di Natale. Tutto questo per me è lo squallido avrei bisogno di affetto. Ma è giusto elemosinare affetto?”, ha scritto il boss che aveva raccontato di essere un imprenditore divorziato.

Infine, il boss ha pure rivelato un desiderio espresso dalla madre: “C’è Anna, sarebbe la ragazza che sta assieme a mia madre. Ieri sera mi cerca… ha trovato un foglio scritto di pugno di mia madre. Si rivolge a me e dicendo che quando sarà morta, al suo funerale… ma chi lo dice che io muoio dopo di lei… lei non lo sa questo ma lo so io… vuole la banda musicale che deve suonare un unico motivo… la marcia del kaiser… quella che fanno a Vienna per il capodanno. E quindi ora vuole sta cosa… allora si deve fare perché le volontà delle persone si mantengono”.

L’audio è presente sul sito dell’ANSA.

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