Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

01Una massiccia operazione di Polizia, un maxi blitz che ha portato anche all’arresto di un esponente del clan Gambino. 8 ordinanze di custodia cautelare divise tra America e Sicilia.

Milano, Matera, Trapani e New York, queste le città coinvolte nella maxi retata messa in piedi dagli organi di polizia italiani ed internazionali, che hanno portato all’arresto di 8 persone, coinvolte nei traffici di Cosa Nostra e ‘Ndrangheta.

Un’operazione volta a sgominare un potente clan della mafia americana, i Gambino. Tra loro anche Francesco Palmieri, considerato l’”underboss” del clan, a cui si sono aggiunti dei provvedimenti di custodia cautelare per altri pezzi grossi: tra cui Salvatore Farina, figlio del boss Ambrogio, e Giovanni Grillo, detto Johnny, fermato all’Aeroporto di Malpensa mentre stava per imbarcarsi per il Nuovo Continente con un biglietto di sola andata.

8 procedimenti di fermo che sono partiti dalla scrivania del gip di Potenza, dopo oltre un anno di indagini: è l’inchiesta-figlia di “New Bridge” ovvero quell’operazione che è stata in grado di stabilire come tra la famiglia dei Gambino, basata in America, e i clan della ‘Ndrangheta vi fosse un collegamento più che certo.

Un collegamento volto al traffico internazionale di stupefacenti; carichi di droga pesante che dalla nostra Penisola, all’altezza della Calabria, uscivano per finire in tutto il territorio americano. Attività che erano volte anche al riciclaggio di denaro sporco. Quasi un anno fa sono stati 26 gli arresti; le indagini sono state portate avanti dalla Procura Distrettuale Antimafia della città di Reggio Calabria.

Oggi, grazie al lavoro del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Matera, in Basilicata, un altro anello di quella catena è stato spezzato; in manette sono finiti anche Carlo Brillante, Raffaele Valente, Daniele Cavoto, Michele Amabile e Francesco Vonella, già coinvolti nell’operazione “New Bridge” del febbraio scorso e ora finiti dentro con l’accusa di associazione per delinquere transnazionale finalizzata alla tentata estorsione con l’aggravante dell’associazione mafiosa.

Ma la mano longa dei Gambino parte già all’inizio del secolo scorso, da Palermo, e si ritrova dall’altra parte dell’Oceano a diventare, in solo un secolo, una delle più importanti famiglie mafiose degli Stati Uniti.

Nel 2008, la famiglia Gambino subì un duro colpo alla sua formazione tramite l’operazione “Old Bridge” che portò all’arresto di ben 90 persone tra il Belpaese e gli Stati Uniti. Un’operazione portata avanti congiuntamente da Forze dell’Ordine italiane ed FBI, che regalò la gattabuia anche a 4 boss e stroncò il tentativo di riconquista di Palermo da parte degli Inzerillo. In quell’occasione, anche l’allora capo della cricca mafiosa italo-americana, Nicholas Corozzo si costituì.

Oggi il clan dei Gambino pare conti almeno 200 affiliati e un vivo legame sia con le cosche mafiose di Calabria che quelle originarie di Sicilia; gli investigatori, al termine dell’annuncio del maxi blitz, hanno infatti così confermato «ancora una volta l’esistenza di un tradizionale e consolidato asse criminale tra i sodalizi mafiosi operanti negli USA e le organizzazioni radicate sul territorio italiano».

Autore | Enrica Bartalotta