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Tutti cantano Sanremo, anche Miriam Leone. L’attrice siciliana è pronta più che mai per salire sul palco del Teatro Ariston il 13 febbraio, come co-conduttrice della terza serata del Festival accanto a Carlo Conti. Insieme a lei, altre due co-conduttrici d’eccezione: Katia Follesa ed Elettra Lamborghini. Leone, in viaggio verso la città dei fiori, racconta attraverso le sue Storie di Instagram come si sta preparando. Scalda la voce con un grande classico, ovvero “Ci sarà” di Al Bano e Romina Power, che la coppia ha portato in gara alla kermesse nel 1984. E il commento, naturalmente, non può che essere uno “Ci sarò anch’io”.

L’attesa per Sanremo 2025 è finita

L’attesa per la 75esima edizione del Festival di Sanremo è terminata, perché si inizia proprio oggi, martedì 11 febbraio. A tenere alti i colori della Sicilia alla conduzione saranno anche Nino Frassica e Cristiano Malgioglio, scelti da Carlo Conti come co-conduttori per altre serate. In gara, invece, c’è Marcella Bella, con il brano “Pelle Diamante“.

Alla vigilia di Sanremo 2025 il sicilianissimo Pippo Baudo, vera e propria icona della manifestazione, di cui ha condotto 13 edizioni, ha scritto una lettera al Festival, in cui ha voluto ripercorrere il legame che ha con questo evento, sottolineandone il valore al di là dello spettacolo. Una missiva sulla scia di ricordi ed emozioni:

“Carissimo e amatissimo Sanremo, ti ho conosciuto nel lontano 1958, quando nella mia casa comparve, quasi per magia, un televisore”, ha esordito il presentatore 88enne. “Mio padre, dopo le molte insistenze di mio padre, decise finalmente di acquistarlo e ricordo come fosse ieri la sera di quell’1 febbraio. Fu in quel frangente che il festival cambiò faccia, quando un giovane cantautore di nome Domenico Modugno spalancò le braccia al cielo e con la sua ”Nel blu dipinto di blu”, non solo vinse ma fece decollare anche i sogni di un’intera nazione”.

Dal passato al presente, il conduttore di Militello Val di Catania, ha concluso scrivendo: “Sei come un lunghissimo Inno di Mameli, il cui vero titolo è ”Il canto degli italiani”, che accompagna questa grande festa nazionale di cui tutti parlano. Bene o male che sia, anche chi professa di non averti mai seguito. Sei specchio della nostra società, ne rifletti gioie e dolori in tutte le sue declinazioni ed evoluzioni”. Al Festival, Pippo Baudo augura di “continuare a splendere nel segno della bellezza, fino a raggiungere e superare il secolo di vita”.

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