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Miriam Leone e la sua grande voglia di diventare un'attrice affermata. Oggi c'è riuscita, e non si fa altro che parlare di lei, anche per un nudo integrale. Ma il cammino è stato lungo e tortuoso. "Un'agenzia mi disse che non potevo fare l'attrice e nemmeno la modella. Poi un giorno, ero a una mostra sulle foto dal set di Kubrick. Davanti a un ritratto di Lolita mi sono chiesta come fosse l'attrice oggi. Mi sono detta: neanche tu resterai cosi per sempre. E ho deciso che non potevo mollare il mio sogno senza neanche averci provato. Ho chiamato il numero di Miss Italia, sono andata da Zara a comprarmi un tubino nero e dei sandali, ho messo le Dr Martens in un sacchetto e mi sono presentata", racconta Miriam in un'intervista a "Vanity Fair".

Il salto alla televisione è stato immediato. Dopo un anno alla conduzione di "Uno Mattina", Miriam ha deciso di continuare a seguire il suo sogno da attrice ed è arrivata "1992". "Al provino ho subito tutto lo snobismo riservato a chi viene dalla televisione. Ma alla fine mi hanno presa. Ero spaventata perché era una parte vera, seria. E poi c'erano tante scene di nudo, che non avevo mai fatto", dice. Miriam non è la "fatalona" che sembra nella serie tv. Da ragazza continuava a cambiare colore di capelli ("una volta verdi, una volta fucsia"), vestiva con le Dr Martens e parlava di poesia. I suoi amici la consideravano un "topo da biblioteca, quella dei cineforum".

"Non ho un atteggiamento sensuale né seducente. Se devo uscire con uno che mi piace, non mi metto il push-up che è una tortura. Mi diverto a mostrare altre parti di me, è più stimolante: la bellezza non ha merito e io vado a letto tranquilla solo se so di aver studiato, lavorato, sudato le cose", prosegue l'attrice catanese, che è stata legata per 4 anni a Davide Dileo, meglio conosciuto come Boosta dei Subsonica. Una relazione finita da un anno, che l'ha cambiata. "Oggi sono completamente da un'altra parte. Una nuova Miriam, perché ritrovarsi single a 30 anni è diverso che a 20: a rinascere è una donna. Ho capito che l'amore per l'altro passa attraverso l'amore per se sessi: prima devi comprendere e amare chi sei – racconta – Mi sento cambiata: più serena, più istintiva, più sicura. Non cerco più di diventare quello che avrei voluto essere, o quello che gli altri vorrebbero che io fossi. Mi sento incamminata, finalmente, verso quello che davvero sono".