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Il riconoscimento per Monte San Calogero.

  • Il monte in provincia di Agrigento sarà parte della Rete Natura 2000 dell’Unione Europea, come Zona speciale di conservazione (Zsc).
  • La Rete è lo strumento con cui in Europa si garantisce la biodiversità dei territori e la tutela degli habitat naturali.
  • Il Monte, di natura calcarea è caratterizzato da un sistema di grotte uniche in Europa.

Monte San Calogero sarà una Zona Speciale di Conservazione. Il governo Musumeci, su proposta dell’assessore all’Ambiente Toto Cordaro, ha dato il via libera allo schema con cui il ministero dell’Ambiente procederà adesso alla sua designazione ufficiale. Nel dicembre 2019, con decreto del dirigente generale del dipartimento regionale, erano stati definiti obiettivi e misure di conservazione di quello che attualmente è già un Sito d’importanza comunitaria (Sic). Il monte agrigentino sarà dunque parte della Rete Natura 2000, strumento attraverso cui in Europa si garantisce la biodiversità dei territori e la tutela degli habitat naturali, preservando la flora e la fauna rari o in pericolo.

Della Rete fanno parte siti di interesse comunitario, identificati dagli Stati membri secondo la Direttiva Habitat, successivamente designati Zone speciali di conservazione (Zsc). «Si tratta di una azione perfettamente in linea con un principio ispiratore del nostro governo – spiega l’assessore Cordaro – ossia salvaguardare l’ambiente attraverso uno sviluppo intelligente del nostro territorio. Il nostro obiettivo è quello di coniugare la tutela con la valorizzazione e la messa a reddito del nostro straordinario patrimonio ambientale».

L’importanza del Monte San Calogero

Il monte San Calogero è di natura calcarea ed è caratterizzato da un sistema di grotte di natura carsica, uniche in Europa per la presenza di aria calda sulfurea di origine vulcanica. Il complesso ipogeo è composto da cinque grotte principali, utilizzate a scopi terapeutici fin dagli antichi Greci. Queste sono le Stufe di San Calogero, la Grotta Cucchiara, la Grotta del lebbroso, la Grotta del gallo e la Grotta mastro. L’area ha anche un’importante rilevanza naturalistica legata alla flora e alla fauna presenti e che adesso potranno essere tutelate a livello europeo.

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