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PALERMO – "Esprimiamo cordoglio ai genitori e ai familiari per la scomparsa della piccola Alessia Cintura, ma non possiamo accettare le informazioni superficiali in merito ai divieti imposti dal tribunale per i minorenni, tanto da ledere l’immagine professionale degli assistenti sociali che operano nell’ambito dei procedimenti di tutela dei minori": a parlare sono Giovanni Paternostro e Antonio Callea del sindacato Csa.

I sindacalisti aggiungono: "La valutazione del servizio sociale, secondo quanto stabilito dalla legge e nella prassi operativa, rappresenta solo una piccola parte di una complessa dinamica valutativa sulla famiglia che frequentemente coinvolge l’intera rete dei servizi del territorio incaricati della presa in carico, e che culmina sempre in un provvedimento di tutela emesso dal tribunale per i minorenni territorialmente competente. Quest’ultimo, oltre a essere titolare per legge del processo decisorio, esercita anche un ampia attività di approfondimento e verifica della situazione familiare, avvalendosi a supporto anche di professionisti propri".

Il sindacato del Csa condanna tali semplificazioni e inesattezze che "discreditano il lavoro di tanti professionisti e che li espongono gravemente a rischio per la loro l’incolumità".