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In Sicilia non ci facciamo mancare nulla, incluso un Museo delle Mummie. Oltre a numerose catacombe, che si trovano in diverse città dell’Isola, esiste infatti anche un vero e proprio museo dedicato alle mummie  a Burgio, nell’Agrigentino, all’interno del Convento dei Cappuccini. Suggestiva ed intrigante, si tratta di un’esperienza sicuramente singolare.

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Attraverso un finanziamento della Comunità Europea una cinquantina di mummie, prima abbandonate al degrado ed alla distruzione, hanno ripreso forma. I lavori di restauro sono stati condotti dall’architetto Umberto di Cristina, che ha sapientemente mantenuto intatto lo spirito originario dello stile francescano, e hanno riguardato il monastero, la Chiesa dei Cappuccini, la cripta e le mummie.

I lavori di restauro

Chi si è occupato del restauro ha dovuto faticare molto per rimettere ordine tra i resti di ossa, insetti, stracci e ragnatele ma, con pazienza e competenza, tutto ha di nuovo trovato un ordine. Oggi l’intero convento è ritornato all’antico splendore restituendo ai corpi restaurati la dignità di una dimora.

Il lavoro di risistemazione dei corpi mummificati rinvenuti nelle casse non è stato semplice: corpi e vesti sono stati disinfestati e disinfettati e, alla fine di questo procedimento che ha visto anche l’impiego di tecnologie particolari ed esami di laboratorio, i corpi sono stati denudati per permettere il restauro separato di scheletri e tessuti.

Sono stati restaurati anche i corredi funebri del XVIII, del XIX e del XX secolo. Si tratta di tessuti anche pregiati, velluti, sete, taffettà, lini, merletti, pizzi, oltre che di monili, di corone di spine, coronane di grani per il rosario, di scapolari, cappelli, scarpe, calze ed altri piccoli oggetti.

I cappuccini usavano particolari tecniche di mummificazione dei cadaveri. Dopo averli denudati e depurati dagli organi interni, i corpi venivano fatti purgare per un anno in appositi colatoi per essere poi essiccati, ripuliti e profumati con unguenti aromatici. Alla fine venivano riempiti con stoppie e tenuti in piedi con bastoni. Ogni cadavere riprendeva forma attraverso i vestiti scelti dalle rispettive famiglie e poi erano sistemati nelle nicchie della cripta oppure dentro le casse di legno, talvolta insieme ad altri familiari.

Le Mummie di Burgio - Foto di Diego Schälflj

Le Mummie di Burgio – Foto di Diego Schälflj

La cripta, oggi Museo delle mummie, si trova sulla sinistra dell’unica navata della Chiesa dei Cappuccini, ubicata ai piedi del paese di Burgio, accanto al cimitero monumentale.

Il Convento di Burgio

Il convento di Burgio è stato edificato tra il 1634 ed il 1647. Venne secondariamente ricostruito ricalcando il modello costruttivo di Antonio da Pordenone: chiesa ad una navata, coperta a capanna, con un rudimentale, singolare sistema di capriate in muratura, poggianti sulla volta della chiesa in modo che il tetto potesse stare, sia pure a mala pena, in piedi.

Il prospetto è semplicissimo, rivolto verso la cittadina di Burgio, con un piccolo campanile a vela. Alla sinistra della navata, la sepoltura, una cripta con piccole nicchie per ospitare le mummie di religiosi e benefattori. Sulla destra il corpo a due elevazioni delle celle del convento.

Foto di Diego Schälflj

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