I Nacatuli Eoliani sono dolcetti tipici dall’aspetto scenografico e dal sapore delizioso. Non tutti lo sanno, ma le isole Eolie possiedono un prezioso patrimonio gastronomico, che trova una delle sue massime espressioni proprio nei biscotti e nelle paste legate alle festività invernali. In particolare, i Nacatuli sono legati alla festa dell’Epifania.
Con questo nome, in Sicilia si intendono biscotti tipici ripieni. Si trovano come Nacatoli, Nucatoli, Nucatali, Nacatula o Nucatili… mille nomi, per una bontà. Fanno parte della lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani e sono diffusi un po’ in tutte le province, con le dovute differenze. Da Agrigento a Ragusa, da Siracusa a Caltanissetta, passando per Trapani ed Enna.
Questo viaggio alla scoperta della pasticceria siciliana ci porta anche in provincia di Messina, dove assaggiamo i Nacatoli Eoliani. Si tratta di scenografiche frolle, aromatizzate con la Malvasia delle Lipari. Sono formate da sfoglie di farina, uova e strutto.
All’interno, vengono farcite con uno squisito impasto di mandorle, zucchero, cannella e mandarino. Sono buonissime ma, anzitutto, bellissime. Per la rifinitura si utilizzano pinzette, forbicine e altri utensili. Ognuno ha la propria tecnica e i propri segreti. Li decora con foglie, fiori e trame belle come merletti. Sono come opere d’arte.
L’arcipelago eoliano, nel corso dei secoli, è stato terra di tanti popoli, tra cui Greci, Fenici e Romani. Ciascuno di essi ha portato importanti novità e generi alimentari: dal vino alle mandorle, per arrivare fino agli agrumi. Quei prodotti sono la base della cucina che ancora oggi apprezziamo, che ci ha regalato anche i Nacatoli Eoliani. Siamo certi del fatto che non vediate l’ora di mettervi con le mani in pasta: prepariamoli insieme.
Ingredienti
Per l’impasto
Per il ripieno
Procedimento
Buon appetito! – Foto di Ji-Elle – Opera propria, CC BY-SA 3.0.