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Nel 61 per cento delle aziende italiane scoppiano 'flirt'. L'ambiente di lavoro complice di storie di sesso e passione fra colleghi è una costante. Diciamolo, un 'evergreen' stando ai risultati della ricerca Robert Half Executive Search, tanto che nel 61% delle aziende italiane si consumano relazioni amorose tra dipendenti, peraltro scoraggiate solo dal 5% dei datori di lavoro. L'Italia seconda solo alla Germania in Europa in quanto a tolleranza, a pari merito con le nordiche Svezia e Norvegia. A seguire, Francia e Inghilterra, dove l'office romancè è uno sport nazionale.

Ma come stanno le cose in Italia? Nel nostro Paese è Milano la città in cui si consuma il maggior numero di tradimenti in ufficio, seguita da Roma, Bologna, Torino. In Italia, i luoghi di lavoro a maggiore tasso amoroso sono gli ospedali e le cliniche, gli studi professionali, le redazioni giornalistiche, i pubblici uffici e le banche.

Cosa c'è dietro questo trend? L'amore tra le scrivanie di un ufficio nasce dal sentimento di solitudine che contraddistingue la società. Uno dei fattori che sta dietro a questo tipo di relazioni sul lavoro è il tempo, basti pensare che negli ambienti di lavoro si passano in media 8 ore di lavoro e, dunque, i colleghi con cui si divide praticamente oltre la metà della giornata finiscono per diventare sempre meno estranei.

Pare proprio che alla base c'è comunque il fatto che la gente si sente sola e negli ambienti che si frequentano maggiormente si tende a mettere in piedi una relazione più profonda. Il nodo sta nei momenti in cui le relazioni si interrompono e cominciano i problemi:  chi è lasciato prova un sentimento di frustrazione destinato a trasformarsi in odio e questo non genera armonia professionale, che è poi quello che serve di più un un ambiente di lavoro, in cui la collaborazione si basa sulla sintonia e sul lavoro di squadra.