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01Ulteriori novità arriveranno il prossimo anno dal Fisco: questa volta si tratta del ‘ravvedimento operoso’ che nella prossima Legge di Stabilità dovrebbe dare un sospiro di sollievo ai cittadini.

Le modifiche più significative della Legge di Stabilità, sono da poco arrivate sul tavolo di palazzo Madama; entreranno in vigore a partire dal prossimo anno, e riguarderanno la possibilità, per i cittadini, di mettersi in regola con i pagamenti senza incorrere in pesanti sanzioni.

Un aspetto chiamato ‘ravvedimento operoso’ che dall’anno prossimo non presenterà limiti. Questo significa che i cittadini che dovranno dei soldi allo Stato, potranno mettersi in regola senza la Spada di Damocle di un entro e non oltre; il pieno pagamento della sanzione, scatterà solo a seguito di un completo accertamento fiscale che confermerà il mancato pagamento.

Tutti i cittadini riceveranno una tirata di orecchie come segue: sanzione allo 0,2% per ogni giorno di ritardo e per un massimo di 14 giorni dopo la scadenza, che salirà al 3% nel caso in cui si siano superati i 30 giorni dal pagamento; entro un anno, si arriverà al 3,75% com’era già quest’anno. Dal 2015, ci saranno tre nuove possibilità: sanzione al 3,3% se il pagamento non verrà inviato entro tre mesi, al 4,2% entro 2 anni e sanzione al 5% se si renderanno i soldi al Fisco soltanto dopo 2 anni.

Ma i cambiamenti più significativi arrivano forse dalle modalità in cui viene applicato il ravvedimento operoso. Fino ad ora, non era possibile evitare la multa salata nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate aveva già inviato una delle sue cartelle: un avviso di mancato pagamento, la conclusione di una verifica o una notifica di ispezione.

Dal 2015, sarà possibile quindi fare affidamento sui tassi stabiliti per il ravvedimento operoso, anche quando l’accertamento sarà già in corso; non sarà possibile continuare a ricorrervi invece, in caso di accertamento conclusosi o di liquidazione.

Ma il passo in avanti è reso sicuramente fondamentale da una maggior comunicazione tra Fisco e cittadini: l’Agenzia delle Entrate sarà infatti tenuta, a partire dal prossimo anno, a comunicare chiaramente ai cittadini, o ai professionisti che li assistono, quali sono le informazioni in loro possesso che li riguardano.

Ricavi, entrate, reddito, tutto verrà segnalato in maniera esplicita, incluse quali sono le possibilità di esenzione, detrazione, deduzione, messe a loro disposizione, in modo da aiutare il cittadino nella compilazione delle dichiarazioni, ma anche un modo semplice e veloce per evitare le contestazioni.

Autore | Enrica Bartalotta