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“Io mi auguro di avere in casa mia: una donna provvista di prudenza,
un gatto a passeggio fra i libri, e in tutte le stagioni amici di cui non posso far senza”.
  Con queste parole il poeta Guillaume Apollinaire parla del gatto nella poesia a lui dedicata. Gatto che oggi è al centro di una festa, la Festa mondiale del Gatto. Il gatto, ne corso dei secoli, ha da sempre avuto influenze equivoche sull’animo umano: un animale affettuoso eppure indipendente, capace di infondere a amore e compagnia, ma spesso distaccato e opportunista. Questa sua enigmatica ambivalenza lo ha reso protagonista delle poesie di molti dei più grandi poeti della letteratura mondiale, a evidenziare l’universalità di questo particolare tema letterario.

I gatti, insieme ai cani, sono i più popolari sul web, alcun idi loro sono persino famosi. Fra seguitissimi canali YouTube e altrettanto popolati profili sui social network  –  soprattutto Instagram, Flickr e Facebook  –  sono la punta di diamante di una preferenza che da sempre segna il mondo di internet, decretando il clamoroso successo dei piccoli felini.

Dal 1990, grazie all'idea del magazine specializzato Tuttogatto, esiste anche una festa del Gatto  per celebrare gli enigmatici felini. In Europa la festa cade appunto di 17 febbraio, ma altrove no. In Canada si tiene di solito l'8 di agosto, negli Stati Uniti il 29 ottobre e in Russia il primo marzo.

Nel  web esistono vari siti pensati per i felini, da Petigram a Griddixcat a Catmoji. E c’è da giurare che anche chi non possiede un micio non riesce proprio a resistere al fascino emanato da un micio che fa le fusa. C’è una ragione. Che lo psicologo tedesco, Frank Schwab, docente di psicologia dei media all'università di Würzburg, spiega così in un'intervista per Flickr del 2014: "La teoria di gestione dell'umore di Dolf Zillmann può aiutarci  –  dice  –  afferma che usiamo i media per regolare il nostro umore. Non lo facciamo coscientemente. Utilizzando i mezzi di comunicazione impariamo inconsciamente cosa ci fa stare meglio e continueremo a utilizzare quel contenuto mediatico che ci rende più felici. Di conseguenza siamo portati a condividere quei contenuti con altri influenzando positivamente anche il loro stato d'animo". I gatti in qualunque modo o posizione siano  –  immortalati in atteggiamento fiero o tenero, mentre giocano o sono alle prese con i gadget pensati per loro, in scatti artistici, o come meme resi popolari da migliaia di like, in video, disegnati o in fumetti  interpretano quanto sostiene lo psicologo, ovvero hanno di creare community e hanno il ruolo di diffusori di benessere, leggerezza e intelligenza.