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SANTA CROCE CAMERINA – La mattina del 29 novembre il piccolo Loris Stival non è mai arrivato a scuola: un video smentisce quanto raccontato da Veronica Panarello, madre del bimbo ucciso a Santa Croce Camerina. Le immagini visionate dagli investigatori sono state registrate da una telecamere ad una distanza di 50 metri circa dall'abitazione della famiglia e confermano i dubbi relativi a quanto dichiarato dalla donna.

"Ho accompagnato Loris a scuola con la macchina e l'ho lasciato a poca distanza dal cancello", ha raccontato Veronica ma, di fatto, quei frame dimostrano che Loris è sceso dall'auto intorno alle 8,30 dirigendosi verso il portone di casa. E' da quel momento che non ci sono più tracce del bambino, almeno nei filmati visionati fino ad oggi. L'avvocato della donna, Francesco Villardita, ha precisato che Veronica Panarello non è indagata ed è parte lesa in un'inchiesta per omicidio.

"Esistono diversi video che sono allo studio – ha dichiarato il procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia – non ci saranno tempi lunghi per chiarire le prime cose". Attualmente, sul registro degli indagati rimane soltanto il nome di Orazio Filone, il cacciatore che ha trovato il corpo di Loris. Un "atto dovuto", come dichiarato dagli inquirenti, per consentire di fare accertamenti sulla sua auto e sui suoi vestiti; la sua abitazione è stata perquisita nella serata di ieri.

La perquisizione è stata eseguita subito dopo i rilievi effettuati dalla polizia scientifica nella casa di Loris. All'interno dell'abitazione di famiglia gli uomini della scientifica hanno operato anche con il Luminol, per rilevare la presenza di tracce non visibili a occhio nudo. Come spiegato dal procuratore, non si è trattato di una perquisizione, ma di "atti specifici di polizia giudiziaria finalizzati all'acquisizione di elementi che potrebbero rilevarsi utili al proseguimento delle indagini".