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"Soltanto due anni fa, eravamo insieme qua, alle cascate del Niagara. Abbiamo condiviso momenti professionali meravigliosi e altri, privati, in cui mi raccontavi le tue sofferenze e le angosce che gli ipocriti che oggi ti rimpiangono ti avevano causato. Non ho parole fratello". Pupo irrituale e un filo polemico dopo l'improvvisa morte di Fabrizio Frizzi. Le parole del cantante sui social sono abbastanza eloquenti.
 


"Mi dà fastidio l’ipocrisia. Non delle persone comuni, che si commuovono davvero e provano sincere emozioni. Ma quella di certa dirigenza Rai, che se ne frega dei rapporti umani, è cinica, ti sta vicino solo quando gli servi perché hai successo. In Rai ci sono persone che hanno fatto dannare Fabrizio, che soffriva per le ingiustizie subite, pativa le ritorsioni, doveva ingoiare rospi. E io penso anche che certe angosce influiscano anche sulla salute", dice Pupo al "Corriere della Sera".

E ancora: "Anche se oggi non lo dice nessuno, io penso che sia giusto ricordarlo, così magari in futuro ci sarà qualcuno che eviterà di parlare. Non ho problemi a dire che in Rai c’è gente che si dovrebbe vergognare, e non mi riferisco ai colleghi. Io e Fabrizio ci conoscevamo da sempre, quando lui iniziava a fare tv, io iniziavo a fare musica. Poi in quarant’anni ci siamo incrociati tantissime volte, abbiamo fatto tante cose insieme, abbiamo passato tanto tempo insieme. Abbiamo fatto anche molti spettacoli per gli italiani all’estero, io cantavo e lui conduceva. A volte invertivamo anche i ruoli".