Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

La Cassazione ha confermato il licenziamento per giusta causa di un dipendente di un supermercato. Il lavoratore ha rubato circa 10 euro di caramelle dagli scaffali. Secondo i giudici, il comportamento "fraudolento" ha inficiato in maniera irreversibile il rapporto fiduciario tra datore di lavoro e lavoratore. L'uomo, un addetto al rifornimento degli scaffali, a fine turno era stato trovato in possesso della merce che non aveva pagato.

All'uscita dal supermercato era scattato l'allarme antitaccheggio, ma il dipendente non era riuscito a spiegare la loro presenza nelle sue tasche. Aveva parlato di un piano contro di lui architettato dal capo della sicurezza, che a suo dire avrebbe voluto incastrarlo. I giudici non avevano però riscontrato alcuna prova a sostegno di tali accuse e avevano confermato il licenziamento, nonostante il dipendente non avesse precedenti disciplinari e i beni sottratti fossero di scarso valore. La decisione era stata quindi confermata dalla Corte d'Appello di Napoli.

Anche la Cassazione ha condiviso il giudizio di "gravità della condotta contestata e la proporzionalità della sanzione espulsiva". "Il dimostrato carattere fraudolento, nella specie palesemente doloso e premeditato, è stato ritenuto sintomatico della sua inaffidabilità e, come tale, idoneo ad incidere in maniera grave ed irreversibile sull'elemento fiduciario, nonostante la modesta entità del danno patrimoniale e la mancanza di precedenti disciplinari", spiegano i supremi giudici.