Siciliani

Salvatore Schillaci, biografia, carriera, curiosità, cosa fa oggi

Salvatore Schillaci, chi è il calciatore siciliano che tutti conoscono come Totò, che ha legato il suo nome alle “notti magiche” dei Mondiali di Italia ’90. Biografia, carriera, le curiosità. La vita privata: dove è nato, quanti anni ha. Come è diventato famoso, cosa fa oggi.

Salvatore Schillaci

Tutti lo chiamano Totò, ma il suo nome completo è Salvatore Schillaci. Nasce a Palermo, il 1° dicembre del 1964, quindi nel 2022 compie 57 anni. Cresce nel suo quartiere, San Giovanni Apostolo, quindi inizia a giocare nelle giovanili dell’AMAT Palermo (squadra di quartiere che rappresenta l’omonima azienda municipalizzata palermitana).

Parlando dei tentativi del Palermo di acquistare sia lui che il compagno di squadra Carmelo Mancuso, Schillaci racconta: “La società rosanero per entrambi offrì 28 milioni di lire; ma i dirigenti dell’AMAT sapevano che da noi due dovevano guadagnare il massimo per sopravvivere e giocarono al rialzo chiedendo 35 milioni. Così, per soli 7 milioni non andammo al Palermo“.

Leggi anche

Emanuele Terranova, biografia e carriera del calciatore siciliano

Nel 1982 lo ingaggia il Messina (squadra in cui giocherà anche il cugino di Totò, Maurizio Schillaci), in Serie C2 e, nella stagione 1985-86, contribuisce con 11 reti alla promozione in Serie B. La stagione del 1987 è compromessa da due interventi ai menischi, cui Salvatore Schillaci deve sottoporsi. Riesce, tuttavia a segnare 3 gol in quella stagione e 13 gol nella stagione seguente.

Totò ricorda così il rapporto con l’allenatore Franco Scoglio: “Mi diceva sempre un concetto base: fai quello che vuoi e gioca come ti senti. Questo mi caricava a mille proprio in virtù di questa libertà che mi concedeva sul campo di gioco. Ho imparato tantissimo dalla sua persona e non smetterò mai di ringraziarlo. Con lui e i compagni di allora abbiamo reso ai messinesi anni fantastici”.

Leggi anche

Pechino Express, la nuova edizione parla siciliano con Totò Schillaci e la moglie Barbara Lombardo

A Scoglio, nella stagione 1988-89, subentra Zdeněk Zeman: Schillaci, sotto la sua guida, segna 23 gol e diventa capocannoniere del campionato cadetto. Terminata la stagione e dopo sette campionati tra serie C2, C1 e B, lascia la Sicilia.

L’arrivo alla Juventus

Nel 1989 la Juventus ingaggia Salvatore Schillaci per 6 miliardi di lire. Esordisce in Serie A il 27 agosto, nella partita in casa con il Bologna. Conquista subito un posto da titolare e segna 15 gol in 30 partite di campionato. Gli viene attribuito il soprannome di “Totò-Gol” e contribuisce ai successi della squadra in Coppa Italia e Coppa UEFA.

La sua ottima annata convince Azeglio Vicini a convocarlo ai Mondiali di Italia ’90. Dopo i Mondiali, Schillaci gioca altre due stagioni con i bianconeri, trovando però poche volte la rete.

A una lite in campo con il giocatore rossoblu Fabio Poli, se ne aggiunge una con Roberto Baggio. Salvatore Schillaci ricorda così l’episodio: “Nella Juventus e in nazionale siamo diventati amici. Dividevamo la stessa camera, lui parlava poco, io niente. Eppure, nonostante questo, una volta facemmo a cazzotti: anzi, fui io a rifilargli un pugno. Si è trattato veramente di una stupidaggine. Eravamo nello spogliatoio della Juve. Roberto stava scherzando con me, ma si lasciò prendere la mano e lo scherzo divenne pesante. Io reagii in quel modo e me ne pentii subito. Per fortuna, la cosa si chiuse lì”.

Al termine della stagione 1991-92, con la guida di Gianluca Vialli, trova meno spazio e lascia il club torinese. Passa, per 8,5 miliardi di lire, all’Inter. Totò ricorda con grande entusiasmo il trasferimento a Milano: l’esordio nerazzurro avviene nella gara tra Inter e Reggiana, in Coppa Italia, in cui segna il suo primo gol con la nuova maglia.

Con l’Inter gioca due stagioni e vince la Coppa UEFA. Nell’aprile del 1994 si trasferisce in Giappone, nelle file dello Júbilo Iwata, che gli propone un ottimo contratto economico. Diviene così il primo calciatore italiano a militare nel campionato giapponese.

Nel 1997 vince con la sua squadra la J. League, ma subisce anche un serio infortunio che lo relega definitivamente lontano dai campi di gioco, fino al ritiro, ufficializzato nel 1999. Salvatore Schillaci ha totalizzato in carriera, complessivamente, 120 presenze e 37 reti in Serie A e 105 presenze e 39 reti in Serie B.

Mondiali di Italia ’90

Nel 1990 Schillaci viene convocato per la prima volta nella nazionale maggiore, con il commissario tecnico Azeglio Vicini che lo inserisce nella rosa azzurra per il mondiale casalingo di Italia ’90. Il siciliano parte dalla panchina come riserva di Carnevale, cui subentra nella seconda metà del secondo tempo dell’incontro di apertura contro l’Austria. Segna di testa il gol decisivo che permette agli Azzurri di vincere la partita.

Ad eccezione della seguente gara contro gli Stati Uniti, diventa titolare dell’attacco italiano, insieme a Roberto Baggio, e segna in tutte le successive gare giocate dagli azzurri contro Cecoslovacchia, Uruguay, Irlanda, nella semifinale persa ai tiri di rigore contro l’Argentina e nella finalina contro l’Inghilterra che l’Italia vince per 2-1.

Proprio in quest’ultima partita, Baggio fa tirare a Schillaci un calcio di rigore, poi rivelatosi decisivo, in modo da fargli vincere la classifica dei marcatori del torneo. A fine torneo Schillaci vince il Pallone d’oro Adidas quale miglior giocatore della manifestazione e la Scarpa d’oro Adidas in qualità di capocannoniere

Cosa fa Salvatore Schillaci oggi

Salvatore Schillaci gestisce dal 2000 a Palermo il centro sportivo per ragazzi “Louis Ribolla”.  Nella stagione 2017-2018 segue da direttore tecnico la nascita del progetto dell’Asante, club palermitano di Terza Categoria legato a un’omonima ONLUS e composto interamente da atleti migranti.

Nel 2004 partecipa al reality show “L’isola dei famosi” e arriva terzo. Nel 2018 prende parte, insieme ad altri ex calciatori, al film “Amore, bugie e calcetto”. Nello stesso anno, nell’ambito del programma “Quelli che il calcio“, veste i panni di calciatore con la formazione dilettantistica dell’Altamura, giocando la partita conclusiva del campionato pugliese di Eccellenza.

Replica l’esperienza nel 2017 con il Crocetta, squadra del campionato piemontese di Terza Categoria. Nel 2016 pubblica l’autobiografia “Il gol è tutto”, scritta insieme ad Andrea Mercurio. Nel corso degli anni compare anche in alcune fiction. Prende parte nel 2021 al programma televisivo “Back to School” di Italia 1, tornando sui banchi di scuola.

Redazione