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Nel mondo del cinema le molestie "ci sono sempre state. Ai miei tempi, negli anni '60 e '70, era anche peggio di oggi". Le dichiarazioni di Sandra Milo, in un momento in cui questa querelle sembra accrescere di giorno in giorno la sua portata, non sono banali. "Non è certo una novità che gli uomini molestino le donne. Accade nel cinema come in ogni altro ambiente di lavoro. Ma una donna può sempre dire di no. Se non lo fa spesso è perché le fa piacere, c’è un po’ di vanità", sottolinea.

E le denunce? Secondo la Milo il motivo è legato al "riscatto di un dolore, c’è una rivendicazione per un passato dolente. Le donne dovevano farlo da secoli". L’attrice, che scherzando dice che il suo fondoschiena è stato "toccato da migliaia di uomini", ricorda che ai suoi tempi era molto peggio di oggi: "Ci provavano sempre e ci provavano tutti. Qualche volte ci stavi e qualche volta dicevi di no: funzionava così".

Sul fatto di essere apprezzata per le sue forme, l’attrice spiega che il sentimento è duplice e contrastante: "Da una parte ti senti offesa perché sei apprezzata per qualità di cui non hai merito. Al contempo però ti senti anche un pochino lusingata". Poi una battuta al vetriolo contro "chi dice di essere stata molestata da un produttore e poi ci fa tre film: dovevi denunciarlo subito e non guardarlo più in faccia, non continuare a lavorare con lui".