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Svelato il mistero del Santo che suda ad Agira. A mettere fine al mistero che da mesi sembra essere irrisolvibile, è stato il vescovo Salvatore Muratore con una nota inviata ai fedeli della Diocesi.

«Dopo avere analizzato accuratamente il fenomeno – scrive il vescovo – alla luce dei risultati delle investigazioni scientifiche che hanno escluso inequivocabilmente lacrimazioni e sudorazioni, dopo avere consultato la Congregazione per la Dottrina della fede, avvalendomi delle facoltà concesse dallo stesso dicastero, il 25 marzo ho dichiarato che il fenomeno non risulta soprannaturale».

Non si tratterebbe, dunque, di sudorazione o lacrimazione. Sarebbe, invece, un semplice fenomeno legato alla capacità dei legni antichi di assorbire acqua dall’ambiente e poi rilasciarla quando raggiungono la saturazione.

La notizia del Santo che suda ad Agira si è subito diffusa rapidamente, grazie anche ai contenuti veicolati dai social network. Moltissimi fedeli si erano recati a pregare dinanzi l’immagine di San Filippo.

Adesso il vescovo ha disposto che il busto del Santo venga nuovamente collocato in sacrestia. Nessuna replica è ancora arrivata da parte del sindaco, Maria Greco. Il primo cittadino ha soltanto scritto un post su Facebook: «La sudorazione di San Filippo è solo l’ultimo fenomeno di una serie di grazie che ha fatto nel tempo come testimoniano i numerosi fedeli che portano le torce in segno di ringraziamento».

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