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01Nella parte sud-orientale della Sicilia, esiste un territorio, in prossimità della costa, puntellato di numerosi isolotti e scogli poco conosciuti, quanto meno dai turisti, che non hanno nulla da invidiare alle Isole Eolie. La più grande di queste è l'Isola delle Palme che rappresenta il centro storico di Augusta, comune della provincia di Siracusa. Con i suoi oltre 30.000 abitanti, è la prima isola siciliana più popolosa e la settima d'Italia, considerando Sicilia e Sardegna. Da associare al comune di Augusta, sono anche l’Isola di Torre Avalos, che prende il nome dall’omonima torre che la occupa per intero, costruita per volere del viceré don Francisco Fernandez Avalos de Aquino, nel 1570, e l’Isola di Vittoria Garcia, nome derivato dal fortilizio fatto edificare da Federico II di Svevia nella seconda metà del secolo XIII°.

L'altra isola importante del territorio è l'Isola di Ortigia, sulla cui magra estensione di 1 chilometro, si sviluppa una densità che raggiunge di 4.500 abitanti; è la ventiduesima isola italiana per popolazione. Situata anch’essa nella zona di giurisdizione della provincia di Siracusa, questa piccola isola di origini greche, è ricca di testimonianze storiche e architettoniche di diverse epoche, e di conformazioni geologiche uniche. Dalla Porta Marina fino al Castello Maniace, è un susseguirsi di sorgenti e fonti naturali che fluiscono al di sotto o in corrispondenza del livello del mare; un esempio molto rinomato è rappresentato dalla Fonte Aretusa, uno specchio d'acqua dolce situato in corrispondenza dell'acqua salata del mare. Altre sorgenti più note e suggestive sono la Fontana degli Schiavi, e la Vasca della Regina, presso il Castello.
Altro aspetto morfologico molto interessante dell'isola di Ortigia, sono gli ipogei; percorsi sotterranei scavati dai già dai tempi greci, in uso fino alla Seconda Guerra Mondiale come rifugio anti-bombardamenti. Il più importante è quello di Piazza Duomo, recentemente aperto al pubblico, sulle cui pareti si trovano degli affreschi bizantini. In zona del quartiere ebraico, si trovano ipogei con la presenza di acqua dolce, simili alle sorgenti spontanee della Fonte Aretusa.

Dopo il periodo di colonizzazione greca, che fece dell’isola di Ortigia suo centro religioso e politico, vi furono l’assedio romano e cartaginese. In epoca Medievale, sorse il Castello Maniace, vestigia di rappresentanza della dominazione bizantina e poi normanna sull’isola; utilizzato nel 2009 come sede del G8 Ambiente.
Fu la dominazione spagnola però, che rappresentò per Ortigia un momento decisivo del suo assetto urbanistico. I regnanti ne cambiarono infatti il volto, mescolando contemporaneamente facciate in stile barocco con palazzi alla catalana, e fantasie tra arte siciliana e spagnola. L’Isola è nella lista dei Patrimoni UNESCO dell’Umanità.

Le altre isole che circondano la zona di Siracusa, sono l’Isola di Capo Passero e l’Isola Grande e Piccola di fronte al porto di Marzamemi. La prima, è famosa soprattutto per la tonnara risalente al Duecento, ormai dismessa, e per la fortezza cinquecentesca risalente a Carlo V, ma è anche conosciuta da biologi e naturalisti come un luogo raro per diverse specie faunistiche e botaniche. La seconda e la terza sono conosciute soprattutto per la loro posizione. Dalla spiaggia della Marinella, è possibile vedere chiaramente il villino della famiglia Brancati, che dà il nome alternativo all’isola (isolotto Brancati); un edificio di colore rosso, di proprietà del medico chirurgo Raffaele Brancati, che fu anche soggiorno di Vitaliano Brancati, cugino di Raffaele, scrittore e drammaturgo italiano nato a Pachino.

Sempre nelle competenze della provincia di Siracusa, ricade l'Isola delle Correnti. Una piccola distesa tondeggiante di terra, situata presso la costa ionica. Appartenente al territorio del comune di Portopalo, questa girella di sabbia bianchissima si estende per circa 10 000 m² e raggiunge un'altezza massima di 4 m sul livello del mare.

È collegata alla terraferma tramite un braccio artificiale, distrutto varie volte dalle onde del mare. Durante la bassa marea, l’isola diventa automaticamente l'estremo meridionale della Sicilia.
Sull'isolotto cresce poca flora, ma vi abbondano piantine di porro selvatico, capperi e altri arbusti tipici della macchia mediterranea, ed è inclusa, dal 1987, nel piano regolatore dei parchi e riserve naturali siciliani, per la presenza di vegetazione costiera con biocenosi alofile e psammofile relitte.
Unica costruzione è il faro, di base rettangolare. Decenni fa ci alloggiava il farista con la famiglia, oggi è in disuso e in fase di decadimento.
Più a Sud, ma sempre in territorio siracusano, troviamo l’isola disabitata di Vendicari, parte della riserva naturale orientata Oasi Faunistica di Vendicari, particolarmente importante per la presenza di saline e pantani, ma anche per diversi ettari di macchia mediterranea autoctona e piante alofite. Ricca inoltre la fauna, caratterizzata soprattutto da fenicotteri e cormorani, ma anche da trampolieri e aironi cinerini. Sempre presso l’Oasi Faunistica di Vendicari, da visitare sono le vestigia di età ellenica e bizantina.

A Est e a Nord, il golfo di Siracusa è costellato di formazioni rocciose e scogli di dimensioni più o meno grandi; i più famosi e interessanti dal punto di vista naturalistico, sono lo Scoglio Maltese e lo Scoglio Due Fratelli. Scoglio Maltese si trova nei pressi dello scalo Mandrie; lì si trova anche una cavità sommersa, la Grotta Enfasi, conosciuta insieme alla Grotta Betsabea da molti subacquei esperti. Esse costituiscono un habitat molto particolare che racchiude specie uniche, sia a livello marino, di flora e fauna, che speleologico.
Si narra che presso i due scogli (i Ru’ Frati, in siciliano), quello Grande e quello Piccolo, un giorno due fratelli decisero di andare a fare caccia subacquea. Ad un certo punto, sott’acqua, uno dei due rimase incastrato in una fessura; l'altro tentò di salvarlo, ma morì annegato insieme all’altro.

La seconda versione della leggenda vuole che i due fratelli decisero un giorno di tuffarsi dallo Scoglio Grande. Era un giorno molto caldo e solare, eppure si scatenò un temporale, uno di quelli estivi, improvvisi e violenti. I due fratelli si tuffarono ugualmente ma la loro imprudenza portò alla tragedia, costando a entrambi la vita nel mare in tempesta.

Lo Scoglio Grande è alto più di 12 metri. Situato a circa 70 metri dalla costa, è chiamato anche “dell'Elefante" o "del Mammut" per la sua struttura vista lateralmente. È diviso a metà da una stretta fessura che dal livello del mare giunge fino in cima, formando due grotte al suo interno.
Lo "Scoglio Piccolo", è invece alto 5 metri. È lontano circa 50 metri dalla costa, ed ha la forma di una piccola barca. È distante dallo Scoglio Grande di circa 12 metri, e la parte più alta è piatta e a picco sul mare.
La vegetazione di questa zona è di tipo mediterraneo; la fauna è quella caratteristica di granchi, ricci di mare, stelle marine, polpi e pesci di varia razza.

Autore | Enrica Bartalotta

Augusta – Foto di Luigi