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Siciliani a Lourdes : il “Treno Bianco” della speranza. Più volte all’anno il “Treno Bianco” parte dalle stazioni di Palermo e di Catania per un pellegrinaggio di fede, gioia e speranza con destinazione Lourdes. Non è un viaggio ferroviario come tutti gli altri, in un treno attrezzato per il trasporto anche di disabili barellati, numerosi pellegrini, ammalati e volontari condividono un’esperienza unica nel suo genere. In un’atmosfera gioiosa e religiosa, sorelle e fratelli dell’U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) sono a disposizione per assistere ed accompagnare per l’intera durata del pellegrinaggio tutti gli ammalati siciliani che lo desiderano, viaggiando su questo treno speciale. Un’intensa attività spirituale accompagna i pellegrini per tutto il tragitto, Sacerdoti si avvicendano con Messe, Rosari, Catechesi, Confessioni, Funzioni, preparando con grande fervore il popolo del treno all’esperienza meravigliosa della visita alla “Grotta Dell’Apparizione” di Lourdes. Durante il viaggio l’armonia cristiana regna sovrana, lo spirito di collaborazione e di fratellanza accomuna i volontari accorsi da tutta la Sicilia nell’intento di rendere il viaggio per gli ammalati ma soprattutto per quelli barellati il più confortevole possibile. Sul “Treno Bianco“, da subito si respira un’intensa carica emozionale capace di regalare esperienze uniche ed irripetibili, e si dimenticano i problemi della quotidianità, si intrecciano rapporti fraterni, si prega, si canta, si mangia, tutti insieme come una grande famiglia. E’ una esperienza da provare per meglio comprendere il valore di quello che un volontario ad ogni pellegrinaggio conserverà nel suo cuore per tutta la vita. Per chi volesse avere maggiori informazioni, visitando il sito www.unitalsi.it troverà risposta ad ogni domanda. La storia del “Treno Bianco” è abbastanza particolare ed affonda le radici nel passato e più precisamente nel lontano 1903, quando il fondatore dell’Unitalsi Giovanni Battista Tomassi affetto da una grave forma di artrite deformante irreversibile che lo costringeva in carrozzella, partecipò al suo primo pellegrinaggio con l’intenzione di togliersi la vita se non avesse ricevuto la grazia. Però poi davanti alla Grotta dove l’Immacolata era apparsa a Santa Bernardette, rimase colpito dalla presenza dei volontari e dal loro amorevole servizio, e vedendo quanto regalavano conforto speranza e serenità ai sofferenti, decise di creare questa associazione. Da allora volontari da tutta l’Italia offrono il loro servizio nella speranza che anche un piccolo gesto possa regalare un sorriso ai meno fortunati. Quella del “Treno Bianco” è per i volontari un’esperienza in cui, chi va per dare… in fondo finisce per ricevere.