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Grosse novità sulle sigarette a partire da oggi, venerdì 20 maggio, sul solco della direttiva UE del 2014Non potranno più essere venduti pacchetti da 10 e i tradizionali pacchetti da 20 cambieranno aspetto: su entrambi i lati della confezione ci saranno immagini scioccanti per disincentivare i tabagisti. Nelle immagini sono ritratti anche dei malati oncologici. Inoltre verrà verrà riportato anche un numero verde, quello dell’Osservatorio presso l’Iss (Istituto superiore di Sanità): 800.55.40.88. Complessivamente le avvertenze con foto e testo occuperanno il 65% dello spazio sul pacchetto. Nuove regole anche per il tabacco: le confezioni non potranno contenerne meno di 30 grammi.

Viene inoltre introdotto il divieto di vendita ai minori di 18 anni delle sigarette elettroniche. E viene vietata la vendita del liquido aromatizzato. La concentrazione di nicotina all’interno del liquido non potrà poi superare i 20 milligrammi il millilitro. I flaconcinii di ricarica non dovranno avere un volume superiore ai 10 millilitri. Per quanto riguarda le sigarette elettroniche ci sono novità anche relative agli standard di sicurezza. I flaconi di ricarica dovranno essere a prova di bambino e di manomissione, più protetti contro la rottura e le perdite e anche muniti di un meccanismo per una ricarica senza perdite. Le bionde tecnologiche e i relativi prodotti saranno da oggi corredati da una sorta di foglietto illustrativo con istruzioni d’uso, controindicazioni e informazioni su eventuali effetti nocivi.

In seno alla pubblicità, per le sigarette elettroniche scatta un divieto quasi totale. Non è più possibile effettuare comunicazioni commerciali delle bionde tecnolgiche in radio, in tv, sulla carta stampata, a eccezione di quella specializzata, o su internet. Viene inoltre vietata la sponsorizzazione di eventi con portata transfrontaliera. Da oggi, infine, tutte le aziende intenzionate a realizzare e immettere sul mercato europeo un nuovo prodotto dovranno notificarlo con 6 mesi di anticipo su un portale comune europeo. Il format e il portale sono stati istituiti dalla Commissione Ue, ma non sono ancora operativi.