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Raddoppiano le località rurali insignite col titolo di "Spighe Verdi" 2017: dalle 13 dello scorso anno si è passati a 27. I riconoscimenti della seconda edizione di una sorta di "Bandiere blu rurali" sono stati annunciati al ministero dell’Ambiente da Confagricoltura e Foundation for Environmental Education Italia (Fee), al termine di un iter condotto da un gruppo di lavoro a cui hanno contribuito anche i ministeri delle Politiche Agricole e dei Beni Culturali, il Comando Unità Tutela Forestale dell’Arma dei Carabinieri, l’Ispra e il Cnr. Obiettivo di 'Spighe Verdi' è certificare i processi virtuosi dei Comuni rurali in chiave ambientale e qualità della vita, un efficace strumento di valorizzazione del patrimonio anche in un’ottica di occupazione che passa attraverso la volontà dell’amministrazione comunale e la partecipazione della comunità e delle imprese, in particolar modo quelle agricole.

Quest’anno 'Spighe Verdì 2017 sono state assegnate in 11 Regioni, due in più rispetto alla precedente edizione (Lazio e Abruzzo le new entry). Ad aver conquistato il maggior numero di riconoscimenti sono Marche (6), Toscana e Campania (ex equo con 5). "Dal rapporto tra agricoltura e sostenibilità dipenderà molto del futuro del nostro territorio. Da tempo siamo impegnati a evidenziare e diffondere tutte quelle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale che le aziende già attuano o sperimentano", dice il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti. Tanti gli indicatori condivisi da Confagricoltura e Fee: dalla partecipazione pubblica all’educazione allo sviluppo sostenibile, dalla presenza di produzioni agricole tipiche alla qualità dell’offerta turistica e la funzionalità degli impianti di depurazione e della gestione dei rifiuti con un occhio particolare alla raccolta differenziata.

Ecco i Comuni premiati. Nelle Marche sono Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano e Numana, in Toscana Castellina in Chianti, Massa Marittima, Castagneto Carducci, Fiesole e Bibbona, in Campania Agropoli, Positano, Pisciotta, Massa Lubrense e Ascea. Seguono, con due località per Regione il Lazio (Canale Monterano e Gaeta), la Puglia (Ostuni e Carovigno) e la Sicilia (Ragusa e Menfi). Un Comune rurale, infine, per ognuna delle restanti Regioni, ossia Piemonte (Alba), Liguria (Lavagna), Veneto (Caorle), Umbria (Montefalco) e Abruzzo (Giulianova).