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Infermiera licenziata per aver salvato un gattino. L'episodio è avvenuto a Bari, dove la 43enne Patrizia Antonino, operatrice socio-sanitaria, assunta da una cooperativa che si occupa di malati di Alzheimer, ha perso il lavoro dopo aver tolto dalla strada un micio, trovato dentro una scatola di cartone.

La donna lo ha trasportato a bordo del pullman sul quale viaggiava con alcuni malati di Alzheimer. La vicenda è avvenuta qualche mese fa: la 43enne era stata chiamata nel centro della struttura per una riunione e, prima di entrare nel centro aveva trovato il gattino, decidendo di portarlo con sé. Una volta all'interno, la vice coordinatrice del centro le aveva chiesto di portarlo dove lo aveva trovato (cosa che aveva fatto).

Ecco i dettagli, riportati da AdnKronos:

Poche ore dopo la donna si mette alla guida del pulmino per accompagnare a casa alcuni malati di Alzheimer e, durante il viaggio, nota che il gattino sta attraversando la strada. Per evitare di investirlo e di essere accusata di omissione di soccorso di animali, l'infermiera scende e lo rimette nella scatola. Solo che i pazienti a bordo chiedono di caricarlo sul mezzo e così fa la 43enne, assicurandosi, al tempo stesso, che nessuno si avvicini al randagio.

Tra i pazienti però c'è una signora che chiede di poter tenere con sé il micio, e quando il pulmino si ferma davanti alla sua abitazione, la nipote si offre di tenerlo in casa assieme agli altri gatti di cui si occupa già. Così l'infermiera lo affida alle sue cure. Si direbbe una storia a lieto fine, se non fosse che la direzione sanitaria della cooperativa la pensa diversamente. Per l'infermiera arriva prima la sospensione dal lavoro e poi il licenziamento.

"Dall'11 al 18 maggio la donna è in ferie – scrive il portale dabitonto.com – ma il 15 maggio riceve una lettera dalla cooperativa con la quale le si comunica una 'contestazione disciplinare ex art. 7 legge 300/70'. La struttura, dando la sua versione dei fatti "vista la gravità del suo comportamento, il potenziale pericolo cagionato alla paziente", decide per la "sospensione cautelare dal servizio", e la invita a fornire giustificazioni". Giustificazioni che la donna presenta due giorni dopo. Il 30 maggio, tuttavia, l'azienda le comunica "il licenziamento senza preavviso, in applicazione delle vigenti previsioni normative di rango legislativo e contrattuale".

Da oltre un mese l'infermiera, che non è sposata e che si occupa della madre 84enne, non ha più un lavoro.