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01La pignoccata è un dolce tipico di Palermo, ma viene anche realizzato in altre zone dell’Italia, ad esempio in Calabria e in Campania. È infatti molto simile agli struffoli napoletani e alla cicerchiata del Centro-Italia.

La pignoccata o pignolata è un dolce che viene realizzato in occasione delle festività del Carnevale. Ha una consistenza dura di primo acchito ma morbida una volta affondati i denti. È composta da una specie di ceci, palline di dimensioni più o meno eguali, disposte a pigna sul piatto da portata (da qui, il nome del dolce) e decorati con una cascata di miele, frutta candita e, più recentemente, da codette colorate di zucchero; a differenza della cicerchiata dunque, di Abruzzo, Marche, Umbria e Molise, che viene disposta a ciambella sul piatto, o degli struffoli, che vengono collocati sul piatto da portata, a formare una montagna.

Ma non fatevi ingannare: la vera differenza tra le diverse varianti sta negli ingredienti secondari, utilizzati per realizzare l’impasto. Realizzata inizialmente nei comuni della ex contea di Modica, la pignoccata è diffusa ormai anche nel resto di Sicilia; alcuni aggiungono all’impasto base anche un pizzico di sale e di cannella, un ingrediente già noto ai Romani, che venne introdotto capillarmente in Occidente dalle carovane medievali di ritorno da Oriente, in cui si recavano per i traffici commerciali. Allo stesso modo delle altre varianti, anche la pignoccata palermitana viene fritta; mentre nella zona dello Stretto la si preferisce cotta in forno. Inoltre, nel Centro-Italia, non viene decorata con frutta candita.

Per il suo impasto molto semplice, a base di uova, farina e zucchero, sembra possa derivare già dall’Antichità e accumunare, di fatto, diversi Paesi europei tra loro.
Questi gnocchetti infatti, sembra venissero già realizzati in occasione delle celebrazioni pagane del Carnevale che caratterizzavano i riti romani: i cosiddetti Saturnali.
In Grecia esiste un dolce piuttosto simile denominato Lukumádes, la cui preparazione e forma sono affini al Loqme curdo, al Lokma turco e al Lvkvmandas persiano.

Esiste poi una diversa versione della pignoccata, che viene denominata ‘pignolata glassata’, ma è di origine completamente differente. Questo dolce, che si dice risalga al periodo della dominazione aragonese in Sicilia, è diffuso soprattutto nella provincia di Messina e di Ragusa, ed è composto da mucchietti di gnocchetti ricoperti da una glassa dolce, spesso al limone e al cioccolato, che divide in parti uguali il piatto da portata.

Ed ecco qui la ricetta per realizzare la miglior pignoccata palermitana:


Ingredienti

500 grammi di farina 00

5 uova intere

200 grammi di zucchero semolato

100 grammi di miele

½ bicchiere d’acqua

La scorza di un’arancia grattugiata

100 grammi di diavoletti colorati, mandorle tostate tritate e scorzette d’arancia candite tagliate a filetti

Procedimento

Impasta bene la farina insieme alle uova, poi aggiungi metà dello zucchero, e la scorza d’arancia, grattugiandola. Una volta che il tutto si sarà ben amalgamato, stendi la pasta e forma dei lunghi vermicelli non troppo sottili, dovrai ricavarci i nostri gnocchetti. Basteranno dei rotolini spessi circa un centimetro, che taglierai con il coltello dando loro una lunghezza di circa mezzo centimetro.

E voilà il piatto è già pronto; non ti resta che ora friggere i nostri ceci nell’olio ben caldo. Porta l’olio per friggere ad una temperatura di 180° e mettili a dorare. Non appena ti sembreranno pronti, disponili su un piatto decorato con carta assorbente, in modo da eliminare tutto il liquido in eccesso.

Ora versa il resto dello zucchero in un tegame e mescolalo insieme al miele e acqua, di modo che il miele possa sciogliersi e rimanere bello liquido anche una volta posto a decorazione del dolce. Togli il tegame dal fuoco e immergi le palline nel tegame. Oppure fai colare il miele sulle palline, una volta che le avrai disposte sul piatto.

Ora ungi con un po’ d’olio, un piatto da portata. Con un cucchiaio, forma dei mucchietti per disporre le tue palline e crea così la ‘pignoccata’. Se vorrai potrai decorare il tuo dolce con i diavoletti colorati e con filetti di frutta candita. Lascia raffreddare la pignoccata quel tanto che basta, e poi servila; sarà perfetta con una tazza di caffè, o tè, oppure con un liquore tipico, meglio ancora se con un vino liquoroso come il Marsala o il Passito di Pantelleria.

Autore | Enrica Bartalotta