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Lo Stromboli torna a farsi sentire. La Protezione Civile ha disposto il passaggio di allerta per il vulcano dal livello giallo ad arancione: ieri ha avuto inizio un’imponente colata lavica che ha raggiunto il mare, sollevando intense nubi di vapore. Oggi la nuova esplosione: cosa succede e quali sono le indicazioni delle autorità.

Eruzione Stromboli, allerta da gialla ad arancione

Il passaggio di allerta da giallo ad arancione è stato adottato alla luce delle variazioni emerse durante un incontro con i Centri di Competenza e la Protezione Civile Regionale. Oggi, si è verificata una nuova esplosione, intorno alle 4 del mattino, che ha provocato, come ieri, una piccola onda di tsunami.

È stato infatti registrato “l’inizio di una fase eruttiva con un flusso piroclastico dall’aerea craterica Nord che ha rapidamente percorso la Sciara del Fuoco raggiungendo il mare, generando un crollo parziale della terrazza craterica seguito da un ragguardevole trabocco lavico”, spiega la Protezione Civile Nazionale.

Questo passaggio si basa sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di Competenza che per lo Stromboli sono l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Osservatorio Etneo, Osservatorio Vesuviano e Sezione di Palermo), il CNR-IREA e le Università di Firenze, Palermo, Pisa e Torino.

L’innalzamento dell’allerta determina il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e del raccordo informativo tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile.

Il Dipartimento della Protezione Civile condivide tali informazioni con la struttura di protezione civile della Regione Siciliana che, soprattutto in relazione a scenari di impatto locale, allerta le strutture territoriali di protezione civile e adotta eventuali misure in risposta alle situazioni emergenziali.

Indipendentemente dalle fenomenologie vulcaniche di livello locale, che possono avere frequenti variazioni, persiste una situazione di potenziate disequilibrio del vulcano. Si invita, pertanto, la popolazione presente sull’isola a tenersi informata e ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dalle autorità locali di protezione civile.​

Il Sindaco del Comune di Lipari, che ha preso parte alla riunione, sarà costantemente informato sull’evoluzione della situazione in modo da poter garantire una costante e corretta informazione alla popolazione.

Cosa fare in caso di eruzione

Proprio l’amministrazione Comunale ha provveduto a diffondere una serie di indicazioni utili alla popolazione in caso di eruzione:

  • Adottare la massima cautela, tenendosi informati sull’evoluzione dei fenomeni vulcanici in atto;
  • Non uscire da casa e allontanarsi da porte e finestre, in quanto lo spostamento d’aria causato dall’esplosione potrebbe rompere i vetri, e ripararsi sotto un tavolo o un muro più spesso, evitando di ricoverarsi sotto verande e tettoie;
  • Seguire scrupolosamente le indicazioni date dal personale in caso ci si trovi presso alberghi e/o locali pubblici;
  • Proteggersi la testa, la bocca, il naso e gli occhi dalla cenere, cercando riparo possibilmente all’interno di un edificio in caso di pericolo;
  • Proteggersi la bocca, il naso e gli occhi dalla cenere, cercando riparo sotto tettoie, verande coperto o balconi, o lungo i muri degli edifici se ci si trova all’aperto;
  • Allontanarsi rapidamente dalla costa verso il largo se ci si trova in barca;
  • Attendere il personale addetto ai soccorsi che provvederà al tuo trasporto in area sicura se a mobilità ridotta.

Foto via Facebook /ingvvulcani.

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