Che la ‘cannoloterapia‘ fosse molto più di una trovata simpatica lo sapevamo da tempo. Ma adesso è anche un caso di studio accademico. Una giovane studentessa dell’Università di Torino, Diletta Bianchi, ha scelto di dedicare un’intera parte della sua tesi di laurea a Franco Neri e al marchio da lui ideato.
Il noto pasticcere siracusano, titolare di terza generazione della pasticceria Alfio Neri e ideatore di questo vero e proprio rituale sensoriale, si è detto emozionato e stupito: “È stato un colpo al cuore – ha rivelato Neri al giornale ‘La Sicilia’ – Abbiamo una quindicina di citazioni però quando ho scoperto che questa giovane ha dedicato un anno della sua vita agli aspetti legali legati al marchio della ‘cannoloterapia’, mi sono inorgoglito. Adesso la ‘cannoloterapia’ ha anche una sua precisa identità accademica che la rende attrice di una contemporaneità nella quale coesistono gusto ed emozioni, antichi saperi e nuovi sapori, sfide digitali e tutele legali. Ho scoperto leggendo la bibliografia e la sitografia cose che avevo rimosso”.
E poi ha continuato: “Diletta Bianchi si è laureata con 110 e lode e quando sono stato a Bologna per la fiera è venuta a trovarmi e ci siamo conosciuti. È la prima testimonial in assoluto di quello che è un percorso non degustativo ma di vita”.
Un marchio registrato, un’idea che unisce i cinque sensi
Con la sua ‘cannoloterapia’ Franco Neri ha trasformato un dolce iconico in un’esperienza completa, che coinvolge tutti i sensi. “Mi piace che le persone assistano alla preparazione del cannolo. Si parte dalla vista, poi si attiva il tatto, l’olfatto, l’udito e infine il gusto. È la sublimazione dei sensi”.

Questo concetto, nato 14 anni fa, è diventato nel tempo un rituale riconoscibile, protetto da marchio registrato, presente in fiere, eventi culturali e studi universitari. Neri non ha mai pensato solo al ritorno economico: “Le cose si devono fare per il piacere di farle. Quando si comincia a ragionare solo in termini di numeri, si perde tutto” e oggi le sue “perle di mandorla” sono protagoniste di vernissage, concerti, presentazioni di libri.
Una vita tra musica, cultura e pasticceria
La storia di Franco Neri è quella di un artista eclettico. Figlio di un panificatore trasferitosi da Lentini a Siracusa nel 1972, ha respirato da subito il valore del lavoro come libertà.
Con i fratelli Massimo e Salvo guida oggi la pasticceria di famiglia, ma da sempre coltiva anche la passione per la musica e il teatro.
È stato lui a immaginare “Le Terrazze” nel Forte Vigliena, quando Ortigia era ancora spopolata. Dal 1986 ha organizzato oltre 300 concerti, portando in Sicilia i Litfiba, i Neon e altri artisti. Negli anni ’80 fu anche tra i primi a sperimentare il concetto di video bar, con televisori che mandavano in loop videoclip musicali.
Il suo motto? Invitare i clienti a rallentare: “La prima cosa che dico a chi entra è di prendersi del tempo. Per gustare davvero, serve fermarsi”. Ed è proprio da questa filosofia che nasce la cannoloterapia, ora anche tesi universitaria. Un’idea che unisce arte, sapori e umanità, come solo in Sicilia può accadere.
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