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Uccide una 18enne incinta per rubarle la bimba che portava in grembo. Responsabile dell'orrore è la 38enne Aline Roberta Fagundes, che ha assassinato la giovanissima Gabrielle Barcelos Silva. Siamo a Uberlandia, in Brasile, e la notizia ha fatto il giro del mondo, finendo in primis sui tabloid britannici. Dopo il delitto, ha eseguito un cesareo per avere la neonata. Adesso Gabrielle è morta e Aline è in carcere con l'accusa di omicidio. Aline ha giurato di aver fatto tutto per salvare la sua relazione.

Aline aveva perso il bambino dopo essere rimasta incinta. Da allora – la sua versione – il compagno ha minacciato di lasciarla se non lo avesse fatto diventare presto padre. Di lì a poco balenerà nella sua mente il piano diabolico con vittima Gabrielle, sua vicina di casa. Ha atteso che la gravidanza arrivasse all'ottavo mese; a quel punto l'ha attirata in casa con la scusa di volerle dare dei vestitini per la bambina, le ha offerto una bevanda miscelata con droga e ha proceduto con il suo piano orribile. Una volta estratta la bambina, si è diretta in ospedale, raccontando di averla data alla luce in strada. Dai primi accertamenti i medici hanno immediatamente compreso che il racconto della donna non era veritiero. L'esame del Dna ha confermato che la piccola non era di Aline.

Nel frattempo il figlio 14enne della killer era tornato a casa e aveva trovato il corpo senza vita di Gabrielle avvolto in un lenzuolo: terrorizzato, ha chiamato immediatamente la polizia. Dai primi accertamenti sul cadavere è emerso che la ragazza era ancora viva mentre le veniva eseguito il cesareo. Ad Aline non è rimasta alcuna possibilità se non quella di confessare: nella cronologia del suo pc la polizia ha trovato centinaia di siti che aveva visitato e dai quali aveva tratto informazioni su come effettuare un cesareo. La donna avrebbe raccontato di aver agito per far sì che il compagno non la lasciasse, coinvolgendolo tra l'altro nell'occultamento del cadavere. Lui nega fermamente tutte le accuse.