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È una storia d'amicizia, o presunta tale, finita malissimo. Il 32enne Marcello Cenci, che per sfuggire al suo aguzzino si era trasferito a Valencia, in Spagna, è stato trovato strangolato nella notte tra sabato e domenica sulle scale della casa dove era andato ad abitare. Adesso i carabinieri stanno cercando il suo ex amico Eder Guidarelli, operaio 32enne di origini brasiliane ma cittadino italiano residente a Ferrara, operaio. Erano mesi che perseguitava Cenci, che aveva violentemente aggredito. Il motivo? Secondo Guidarelli, Cenci voleva "approcciare sentimentalmente" la sua fidanzata.

Le aggressioni sarebbero state almeno tre. L'ultimo caso risale a fine 2016. Il padre di Cenci allora aveva già raccontato che il figlio era stato aggredito già nell'agosto 2016 a Pontelagoscuro (Ferrara) e a novembre anche a Valencia. L'aggressione di fine anno aveva portato a una prognosi di 20 giorni. Il 26 dicembre Cenci venne colpito con un oggetto contundente al capo, riportando un trauma cranico e una cinquantina di punti di sutura. Una volta guarito Cenci era tornato a Valencia.

Le denunce avevano portato comunque a un provvedimento nei confronti di Guidarelli: a gennaio i carabinieri gli avevano notificato un provvedimento di "divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa". Ma Guidarelli ha continuato a coltivare il suo odio nei confronti dell'ex amico. Tanto da mettersi in viaggio in auto per Valencia per "punirlo". L'altra notte l'aggressione è sfociata in omicidio: Cenci è stato trovato morto, strangolato, da un vicino di casa sulle scale della casa del quartiere del Grao dove viveva in un appartamento con altri giovani. L'italo-brasiliano è stato fermato alla frontiera di Ventimiglia mentre rientrava in Italia dalla Spagna, e ora è rinchiuso nel carcere di Imperia.