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"Proteggere la sicurezza dei cittadini europei tassando gli ingressi nell'area Schengen": è il senso del piano predisposto dalla Commissione Europea in seno all'istituzione di quella che è già stata definita la "tassa sui viaggi" (vedi "Libero"). Viaggiare in Europa sarà più caro se sarà approvato lo "Eu travel information and authorisation system" (Etias), basato sul sistema di "Esta" adottato in America e che promette di far arrivare a Bruxelles dai 500 milioni ai 2 miliardi di euro all'anno.

Il lungo disegno di legge potrebbe entrare in funzione già alla fine del 2016 come parte di una risposta alle richieste di maggiore sicurezza arrivate dai paesi di tutto il continente in seguito agli attentati in Francia e in Belgio.

Va da sé che dopo il Brexit la misura rischierebbe di colpire i cittadini britannici, che sarebbero costretti a iscriversi e a pagare per una procedura online che consenta loro di viaggiare in Europa, come sottolinea "La Stampa". I soli residenti britannici, in effetti, hanno effettuato più di 30 milioni di viaggi verso i paesi UE nel corso del 2016, preferendo come destinazioni Spagna e Francia.