RAGUSA – Cominciata l'arringa del collegio di difesa di Veronica Panarello con l'intervento dell'avvocato Francesco Villardita. Il processo si celebra col rito abbreviato condizionato a una perizia psichiatrica e a porte chiuse. In aula c'è l'imputata, come sempre vestita di nero, seduta in prima fila accanto ai suoi legali. Presente anche il marito Davide Stival.
Il suocero Andrea Stival, invece, non è presente perché "stanco di sentire le bugie di Veronica", ha rivelato il suo legale, Francesco Biazzo. Per l'accusa sono presenti il procuratore Carmelo Petralia e il sostituto Marco Rota.
L'avvocato Villardita tenta di dimostrare che non è stata Veronica Panarello a uccidere il piccolo Loris e che non ha mentito, se non quando ha collegato la morte del bambino a un incidente. La Procura, inoltre, secondo il legale non ha la "pistola fumante" perché a suo dire mancherebbe la prova ogni oltre ragionevole dubbio.
