Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

La Sicilia cambia marcia. Sono ufficialmente partiti i lavori per il viadotto più importante dell’autostrada Ragusa-Catania, e si tratta di una di quelle opere destinate a lasciare il segno.

Parliamo del Viadotto Vallone delle Coste, una struttura in cemento armato che punta a collegare in modo più veloce e sicuro le province di Ragusa, Catania e Siracusa.

A realizzare l’opera è Webuild, gruppo si è già fatto notare per una serie di cantieri strategici sparsi per tutta l’isola.

Il viadotto, costruito in cemento armato e parte del Lotto 1 dell’autostrada, collegherà direttamente le tre province, migliorando in modo significativo i tempi di percorrenza per persone e merci, e innalzando gli standard di sicurezza stradale.

Il progetto è stato affidato da Anas (Gruppo FS Italiane) e rappresenta una delle infrastrutture più attese e strategiche per il territorio.

Ma non finisce qui, perché i cantieri stanno viaggiando spediti anche sul fronte ferroviario.

Mentre si costruisce la nuova autostrada, Webuild sta, infatti, portando avanti in parallelo sette cantieri ferroviari per l’alta capacità sulla direttrice Palermo-Catania-Messina, per conto di RFI (Gruppo FS Italiane).

Si tratta di un piano ambizioso che prevede oltre 200 chilometri di nuova linea e l’impiego di ben 19 TBM (talpe meccaniche) per scavare le gallerie.

Le previsioni parlano chiaro: una volta completati i lavori, i tempi di viaggio tra Palermo e Catania si ridurranno a 2 ore, mentre per il tratto tra Messina e Catania si arriverà a soli 45 minuti.

Cantieri aperti da Enna a Catania

Ecco i cantieri aperti:

  • Lotto 4B Nuova Enna–Dittaino: sono in fase di assemblaggio due TBM, chiamate Atena e Demetra, pronte a iniziare lo scavo delle gallerie Sicani.
  • Lotto 4A Caltanissetta Xirbi–Nuova Enna: arrivano le prime parti della TBM destinata alla galleria Trinacria, sbarcate al porto di Augusta.
  • Lotto 6 Bicocca–Catenanuova: qui si lavora all’elettrificazione dopo la posa dei binari, con un raddoppio di circa 38 km di linea ferroviaria.

Occupazione, industria e formazione: il modello Webuild

Oltre ai binari e ai viadotti, c’è di più: 7.000 posti di lavoro tra operai, tecnici e imprese coinvolte. Già oggi sono oltre 1.700 le aziende della filiera produttiva locale che stanno dando il loro contributo. E la formazione? Presente anche quella, grazie al centro super tecnologico di Belpasso, dove si impara a usare macchinari avanzatissimi, con tanto di simulatori TBM.

A Belpasso sono nate anche due fabbriche all’avanguardia per realizzare i conci (cioè i pezzi che rivestono le gallerie), e presto ne arriverà una terza a Dittaino, in provincia di Enna.

Insomma, la Sicilia si muove. E questa volta, sul serio. Tra viadotti futuristici, treni più veloci e nuovi posti di lavoro, il cambiamento è già in corso. E lo si vede – finalmente – anche nei cantieri.